Seconda giornata di forte rialzo per la borsa nipponica spinta dalla vittoria elettorale di Shinzo Abe. Lo yen perde quota sul dollaro e favorisce le esportazioni.
La Bank of Japan non modifica la politica monetaria - Lo yen sale e penalizza i titoli legati all'export - Borse asiatiche negative in scia a Tokyo - Cina a due velocità.
La quota dello yuan (renminbi) nelle operazioni di pagamento nel mondo è aumentata ad agosto al 2,79% in valore contro il 2,76% dello yen - Al primo posto il dollaro davanti all'euro e alla sterlina.
La divisa unica europea è scivolata ulteriormente anche rispetto allo yen, quotato 130,88, ovvero sui livelli più bassi da circa un anno e mezzo (settembre 2013).
Lo yen è tornato a rafforzarsi contro dollaro, a 117,7 mentre l’euro è ridisceso sotto quota 1,13 e segna 1,127 - Il petrolio si avvia verso nuovi minimi
In campo valutario lo yen è vicino ai livelli di ieri (118,1 contro dollaro), mentre l’euro, che era calato di botto dopo la vittoria di Syriza in Grecia, ha riguadagnato terreno per il secondo giorno e quota 1,134.
La performance asiatica avrebbe potuto essere anche migliore se non fosse per il -2% dell’indice composito di Shanghai, che si conferma volatile dopo il fantastico rally dell’ultimo anno.
La vittoria di Tsipras in Grecia ha innervosito i mercati asiatici - Stamattina l'euro è sceso ai minimi da 11 anni nel cambio con il dollaro
L'indice di Shanghai guadagna oltre 3 punti percentuali sulla scia dei dati relativi alla disoccupazione in Cina nel 2014: il tasso è al 5,1%
Lo yen è tornato a indebolirsi, superando quota 118 contro dollaro - L’euro si mantiene sui livelli bassi di ieri (1,155 contro dollaro) sempre in attesa, col fiato sospeso, delle decisioni della Bce.
L’oro continua a essere forte, e quota 1277 $/oncia - Il greggio è in altalena, e l’ultima quotazione lo vede a 48,4 $/b WTI (il Brent sempre sotto 50, a 49,8).
I mercati in Asia hanno aperto nel segno del nervosismo, con lo yen – tornato al suo ruolo di moneta rifugio – che si rafforza contro dollaro fino a 117,2
Leggero regresso del cambio dell’euro, che va a 1,185 contro dollaro, così come dello yen (118.7) - L’incertezza che aleggia nei mercati favorisce l’oro, che si arrampica a 1236 $/oncia.
I futures su Wall Street non segnalano rimbalzi - L’euro si è leggermente ripreso, a 1,196 dollari, mentre l’oro ha beneficiato dell’atmosfera di crisi e ha superato di nuovo quota 1.200.
Nei confronti del biglietto verde l’euro scende a 1,205 livello più basso dal giugno 2010 - Lo yen è sempre sopra quota 120 contro il dollaro, che guadagna praticamente su tutte le valute asiatiche.
La moneta giapponese sale contro dollaro dopo la decisione del governo Abe di ridurre l’imposta sulle società - Il prezzo del greggio WTI segna 53,6 $/b - A 57,1 il Brent.
La forza del dollaro spinge al ribasso sia yen (che passa quota 120) che euro (a 1,222) - Anche l’oro risente della buona salute del biglietto verde, e cade a 1179 $/oncia.
La Borsa cinese, che anche ieri ha tenuto alte le quotazioni, sta correggendo leggermente, mentre il Nikkei ha beneficiato di un modesto deprezzamento dello yen
Lo yen si è nettamente rafforzato e quota 117,2 contro dollaro, contribuendo alla cattiva performance del Nikkei
Il dollaro sale contro tutti e specialmente contro la rupia indonesiana e contro il dollaro australiano - L’euro è di poco più debole, a 1,24.