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Marcia scintillante dell’euro su dollaro e yen, spread attorno a quota 250 e Borsa stabile

Inarrestabile marcia dell’euro nei confronti delle altre monete – Continua la discesa dello spread Btp-Bund che si attesta attorno a quota 250 dopo il successo dell’asta dei Btp triennali – Poco mossa la Borsa, che archivia la settimana dei record: brillano Parmalat (+3,32%) e Fiat (+1,93%) – Seduta nera solo per Pirelli (-3,2%)

Marcia scintillante dell’euro su dollaro e yen, spread attorno a quota 250 e Borsa stabile

PIAZZA AFFARI +0,23% ARCHIVIA LA SETTIMANA DEI RECORD
IN RECUPERO BTP E EURO. SEDUTA NERA SOLO PER PIRELLI

La Borsa di Milano chiude in zona positiva una settimana “storica”. L’indice Ftse Mib chiude con un guadagno pari allo 0,23% a quota 17,502.

Sul mercato dei titoli di stato e delle valute prosegue intanto il recupero del Btp e dell’euro.

Lo spread Italia Germania scende a 252 punti base (-6 punti base) e l’euro si rafforza sul dollaro a 1,332 da 1,327 di ieri sera, massimi dalla fine di marzo.

Stamattina il Tesoro italiano ha collocato titoli di Stato per complessivi 5 miliardi di euro, di cui 3,5 miliardi di Btp a tre anni a un rendimento dell’1,85%, minimo da marzo 2010, in forte calo dal 2,50% dell’asta di metà dicembre. Inoltre sono stati collocati 1,5 miliardi di Cct eu a scadenza giugno e ottobre 2017.

Lo spread spagnolo scende di 10 pb, quello portoghese scende di 12 pb.

Londra è invariata, Parigi è in calo dello 0,4% e Francoforte dello 0,2%.

La Borsa di Wall Street procede poco mossa dopo che ieri l’S&P500 ha chiuso sui massimi degli ultimi cinque anni. Dow Jones e Nasdaq -0,1%, S&P500 -0,2%.

Fra le blue chip di Piazza Affari spicca il ribasso di Pirelli che perde il 3,2% dopo la bocciatura di Goldman Sachs che ha tagliato la raccomandazione a “sell” da “neutral” e ha abbassato il target price a 8,9 euro da 11,5 euro. I produttori non saranno in grado quest’anno di trasferire ai clienti l’aumento dei prezzi delle materie prime e si troveranno a dover gestire un problema nuovo, l’eccesso di capacità produttiva. Goldman Sachs ritiene che ai primi segnali del peggioramento dello scenario, le Borse reagiranno abbassando le valutazioni delle società del settore.

In Europa si è interrotta la corsa di Nokia -1%. StM perde l’1,5%.

Dopo i guadagni delle ultime sedute, si fermano le banche. Banco Popolare scende dello 0,4%, Ubi Banca -0,5%, Mediobanca +0,3%, Intesa +0,2%, Unicredit-0,6%, MontePaschi -1%.

Fra le assicurazioni, arretra Generali-0,6%, Unipol +0,2%, Fondiaria-Sai è in ribasso dell’1,4%.

Fra i titoli industriali, Finmeccanica scende del 3,1%, Fiat Industrial -0,3%, Fiat +1%.

Positive Eni +0,2% e Saipem +1,1%. Marcia indietro di Mediaset -2,5% dopo la fiammata positiva di ieri.

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