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Lo yen si rafforza, il petrolio torna a calare

La moneta giapponese sale contro dollaro dopo la decisione del governo Abe di ridurre l’imposta sulle società – Il prezzo del greggio WTI segna 53,6 $/b – A 57,1 il Brent.

Lo yen si rafforza, il petrolio torna a calare

L’indice regionale MSCI Asia Pacific (escluso Giappone) sale dello 0,4%, spinto dalla Borsa cinese, dove l’indice CSI300 guadagna l’1,9%, concludendo un anno trionfante, dopo un lustro di stagnazione. Oggi la giornata è a scartamento ridotto, con i mercati chiusi in Giappone, Corea del Sud, Thailandia e Filippine, e con chiusure anticipate a Singapore e Sydney.

La chiusura negativa di Wall Street, dove, in una (rara) giornata senza nuovi record, il Dow Jones ha perso lo 0,3%, non ha spento l’ottimismo. E neanche la conferma di un PMI cinese sotto quota 50 (l’indice HSBC-Markit ha segnato 49,6) ha fermato le quotazioni a Shanghai. I futures su Wall Street per oggi sono leggermente positivi (+0,2%).

L’euro è stabile a 1,216, mentre lo yen si è rafforzato contro dollaro dopo la decisione del governo di ridurre l’imposta sulle società.

Il petrolio, che ieri era risalito, ha perso di nuovo più dell’1% e il prezzo del greggio WTI segna 53,6 $/b. A 57,1 il Brent. Oggi saranno comunicati i dati sulle scorte di petrolio in America e gli analisti si aspettano il livello più alto da quando (nel 1982) questi dati sono stati rilevati.

L’oro è tornato a quota 1200, un assalto che è periodicamente tentato ma che è stato (finora) rintuzzato.


Allegati: Bloomberg

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