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La nuova Silicon Valley? E’ in Cina: nel 2022 il sorpasso

Dall’estremo occidente all’estremo oriente, c’è una città che insidia il primato della California: Shenzen, distretto industriale della Repubblica popolare, ospita 3 dei 5 principali produttori di smartphone al mondo – Gli investimenti in ricerca e sviluppo crescono a tassi da record e entro il 2022 ci potrebbe essere il sorpasso sugli Usa

La nuova Silicon Valley? E’ in Cina: nel 2022 il sorpasso

Il sogno californiano si sposta a est. L’Eldorado delle nuove tecnologie, fino ad oggi, è stato la Silicon Valley, l’area a sud di San Francisco popolata da piccole start up e giganti del web. Ora la nuova frontiera si gioca con gli smartphone. E il primato Usa inizia a essere insidiato dai nuovi dragoni in arrivo dall’estremo oriente, come riporta oggi la Bbc.

Tre dei 5 principali produttori di telefonia mobile al mondo vengono dalla Repubblica popolare. E, più precisamente, dalla stessa città: Shenzen. Un villaggio di pescatori, non troppo lontano da Hong Kong, che nel 1978, per volere di Deng Xiaoping, divenne una delle zone speciali per sperimentare le nuove riforme economiche.

Una metropoli da oltre 10 milioni di abitanti che ospita tre colossi come Huawei, Lenovo e ZTE e che in molti vedono come la nuova Silicon Valley. E non è solo una questione di volumi di vendite. ZTE è una dei gruppi più innovativi al mondo: solo l’anno scorso ha depositato qualcosa come 50 mila richieste di brevetti.

Il successo di Shenzen non è legato soltanto ai 3 giganti della telefonia, ma anche e soprattutto agli altri 6 mila produttori che fanno base in quell’area. La città produce la maggioranza dei telefoni cellulari della Cina. E la Repubblica popolare produce più di metà dei 2 miliardi e mezzo di dispositivi venduti ogni anno nel pianeta.

La spesa per la ricerca e lo sviluppo, in Cina, è cresciuta rapidamente, registrando un +20% ogni anno negli ultimi 24 mesi. La Cina adesso spende 217 miliardi di euro l’anno. Gli Stati Uniti, e la loro Silicon Valley, hanno ancora il primato: 326 miliardi di euro. Ma per quanto ancora?

Secondo alcuni analisti citati dalla Bbc, Pechino dovrebbe superare l’Europa nel 2018 e gli Usa entro il 2022. In un’intervista esclusiva con Linda Yueh, corrispondente economica per la Bbc, il presidente di Zte Shi Lirong sostiene di spendere il 10% degli incassi in ricerca e sviluppo.

Il problema è che le aziende cinesi possono essere enormi, ma non sono nomi celebri a livello globale. In parte, è anche per la scarsa diffusione nel mercato più grande, quello americano.

La responsabilità, però, non è solo a Pechino. Per evitare il rischio che i dati scambiati su questi cellulari “finiscano nelle mani sbagliate” – cosa accaduta, ma “nelle mani giuste”, con lo scandalo dell’Nsa – il governo di Washington ha vietato ai gruppi cinesi di prendere contratti con enti pubblici per ragioni di sicurezza nazionale.

Intanto, la Repubblica popolare continua a conquistare fette di mercato. Ma è ancora difficile dire se e quando la nuova Silicon Valley si sposterà definitivamente a oriente. Un trasloco non che potrebbe rompere gli equilibri non solo della tecnologia, ma di un potere economico molto più ampio.

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