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50 anni del marchio “Gufram”: il design italiano

In occasione di Miart e Salone del Mobile 2016, la Galleria Carla Sozzani presenta GUFRAM ON THE ROCKS. 50 Years of Design against the Tide.

50 anni del marchio “Gufram”: il design italiano

La mostra racconta i primi 50 anni di Gufram attraverso i suoi progetti più simbolici che negli ultimi anni hanno fatto rivivere la leggenda del marchio e le sue visioni folli e controcorrente.

Con uno speciale allestimento, alcune delle icone più rappresentative della storia di Gufram invadono lo spazio della galleria: dal divano Bocca di Studio65 al Cactus disegnato da Guido Drocco e Franco Mello, dal Pratone di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso, al Sasso e Sedilsasso di Piero Gilardi, dal Globe del duo Studio Job alla Magnolia di Marcel Wanders, e molti altri.

Charley Vezza, Global Creative Orchestrator del marchio, racconta: “Gufram nasce a Torino nel 1966 rivoluzionando il paesaggio domestico e dando vita, assieme ad altre realtà di quel periodo, a quello che oggi è conosciuto come Italian Radical Design. Senza dare peso al susseguirsi sempre più intenso di mode e costumi effimeri, Gufram continua ancora oggi questo percorso rimanendo fedele a se stessa: le sue icone sono diventate dei punti fermi nell’immaginario collettivo, come scogli intorno a cui passano le correnti. In occasione dei 50 anni del marchio, e proprio ora che il Radical Design è stato storicizzato e vive una nuovo momento di splendore, abbiamo deciso di visualizzare questa storia di resistenza con una mostra nella Galleria Carla Sozzani che è da sempre un luogo dove le idee controcorrente possono esprimersi liberamente. Non aspettatevi una mostra didascalica, quello che vedrete sarà la rappresentazione in prospettiva di un pensiero indisciplinato e anticonformista”.

All’interno della galleria due progetti inediti presentati per la prima volta in occasione della mostra. Poltrona di Alessandro Mendini è una seduta totemica e simbolica, un trono domestico che vive del contrasto tra la leggerezza del poliuretano e la finitura in finto marmo. Prodotta in un unico esemplare agli inizi degli anni ’80 e utilizzata per una storica copertina della rivista Casabella è ora realizzata in edizione limitata in “vero-finto” marmo di Carrara.

L’artista Kris Ruhs presenterà in anteprima una scultura morbida in “vero-finto” ferro arrugginito, ripreso dalle sue sculture modulari e divenuto un solo blocco, secondo il gioco ironico del finto vero che contraddistingue le creazioni Gufram.

Dalla fine degli anni ’60 in un momento in cui la società Italiana vive un profondo cambiamento, Gufram è al centro di un movimento portato avanti da artisti e architetti che poi diventerà il radical design come lo conosciamo oggi. Gufram usa per primo il poliuretano negli oggetti di arredo impiegando la sua resistenza e duttilità per realizzare le forme più inusuali e diverse pur mantenendone la morbidezza, creando così un cortocircuito tattile e visivo.

Il primo creativo che inventa un nuovo modo di trattare il poliuretano dipingendolo con pittura sintetica idrorepellente è l’artista Piero Gilardi che oggi ricorda: “Negli anni ’70 lavorare sul tema “dell’imbottito integrale” significava per i designer essere vincolati dal problema di realizzare fodere in tessuto molto complesso e spesso impossibile da fare. In Gufram riuscimmo a liberare  la fantasia dei designer attraverso il Guflac”.

L’intuizione innovativa di Gilardi, denominata Guflac, alla base dello sviluppo dei prodotti Gufram, trasforma il poliuretano che diventa non solo struttura ma anche componente estetico.

Con il passare degli anni il Guflac è stato modificato, migliorato, attualizzato ma rimane sempre quella speciale vernice naturale che, pellificando il poliuretano attraverso un sapiente lavoro artigianale, crea quei sogni fantastici che sono i progetti Gufram.

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