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Tasi, rischio stangata nel 2015 se la local tax slitta

Il sistema delle aliquote oggi in vigore prevede un limite massimo, che però l’anno prossimo non sarà più valido – In alcuni casi il rincaro potrebbe raggiungere il 216%.

Tasi, rischio stangata nel 2015 se la local tax slitta

Chi pensa di aver già pagato troppo quest’anno farà meglio a prepararsi, perché nel 2015 la Tasi potrebbe diventare molto più salata. Il rischio è legato al destino della “local tax”, che nelle intenzioni del Governo avrebbe dovuto unificare dall’anno prossimo l’Imu e la tassa sui servizi indivisibili, ma che probabilmente non riuscirà a trovare spazio nella nuova legge di Stabilità.

Se il tanto atteso prelievo unico slitterà al 2016, nascerà un problema sul fronte delle aliquote Tasi. Il sistema attualmente in vigore prevede che sull’abitazione principale i Comuni non possano imporre una soglia superiore al 3,3 per mille (al tetto del 2,5 per mille si può sommare un ulteriore aumento fino allo 0,8 per mille, ma solo se il gettito aggiuntivo viene utilizzato per finanziare le detrazioni). Questo limite massimo, però, è valido solo per il 2014, mentre dal 2015 l’asticella potrebbe salire fino al 6 per mille.

“Alla luce del fatto che l’aliquota media Tasi applicata quest’anno è stata del 2,3 per mille – scrive la Cgia di Mestre –, l’eventuale incremento al 6 per mille farebbe schizzare il gettito riferito ad un’abitazione A2 da 242 euro pagati nel 2014 a 631 euro da versare nel 2015 (variazione +160%). Per un A3, invece, si passerebbe dai 134 euro di quest’anno ai 424 euro da versare entro l’anno prossimo (variazione +216%)”.

Con aumenti simili, il gettito della Tasi 2015 potrebbe toccare quota 10 miliardi di euro. E’ ovvio che non tutti i Comuni arriverebbero fino al 6 per mille, ma gli aumenti sarebbero certamente molto diffusi (il Comune di Bologna, ad esempio, ha già deliberato un’aliquota al 4,3 per mille nel 2015). 

Per risolvere il problema, il Governo potrebbe replicare per l’anno prossimo lo schema dei limiti massimi. L’attuale sistema di aliquote, tuttavia, è stato finanziato nel 2014 con 625 milioni di aiuti statali ai Comuni, risorse impossibili da mettere a bilancio anche nel 2015. E il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha già chiarito che “una semplice proroga dei limiti attuali sarebbe insostenibile” per le casse comunali. 

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