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Stati Uniti bisognosi di soldi: visti facili ai turisti brasiliani e cinesi

Barack Obama ha dato il via libera: d’ora in poi per brasiliani e cinesi ottenere il visto turistico per gli Stati Uniti sarà molto più facile – L’obiettivo è snellire le procedure e attirare un maggior numero di turisti: i nuovi ricchi dei Paesi emergenti sono infatti una manna per l’economia americana in crisi.

Stati Uniti bisognosi di soldi: visti facili ai turisti brasiliani e cinesi

Barack Obama non si è nascosto dietro un dito e non ha nemmeno usato giri di parole: “Questi – ha scandito in settimana riferendosi a Brasile, Cina e India – sono Paesi con un´enorme popolazione ed una emergente classe media. Vogliamo che spendano i loro soldi qui”.

Dal castello di Cenerentola, nel parco divertimenti di Walt Disney, ad Orlando, visitato lo scorso giovedì, il presidente americano ha annunciato di voler aumentare nel corso di quest´anno del 40% la concessione di visti per i cittadini cinesi e brasiliani. L´obiettivo quindi è ridurre fin da subito le code ai consolati, accelerare i tempi di rilascio e snellire la burocrazia.

L’annuncio è arrivato dalla Florida, uno degli Stati preferiti dai turisti brasiliani: è relativamente vicino, vi si respira una forte atmosfera latina, è ricco di attrazioni, ma soprattutto permette di fare shopping a prezzo di saldo rispetto al Brasile, dove le altissime tasse caricate sui prodotti al consumo fanno spesso raddoppiare o triplicare i prezzi: dai capi d´abbigliamento all´elettronica, passando per i profumi, per i ricchi brasiliani quasi sempre è più conveniente trovare un volo in offerta, passare qualche giorno a Miami e fare shopping a stelle e strisce piuttosto che fare acquisti nei centri commerciali di Rio de Janeiro o San Paolo.

Secondo il Dipartimento americano del Commercio, i turisti brasiliani sono al terzo posto tra i più spendaccioni (4.236 dollari a testa) per una una spesa complessiva di quasi sei miliardi di dollari nel 2010.

Un fiume di denaro che fa un gran comodo agli Stati Uniti in tempi di crisi economica. Ed ecco che se fino a ieri la burocrazia americana cercava di frenare l´entrata di brasiliani nel Paese (i verdeoro hanno bisogno del visto anche per entrare in Messico dato che da lì in molti tentano poi di passare illegalmente la frontiera con gli Usa) oggi Obama libera tutti.

Ogni 85 turisti infatti, è stato calcolato che si crea un posto di lavoro. E se nel 2011 gli Usa hanno rilasciato 820mila visti, la previsione per il 2013 è di concederne 1milione 800mila. Attualmente solo il 5% delle richieste viene rigettato. A San Paolo, per accelerare la burocrazia, il numero degli impiegati al consolato a stelle strisce raddoppierà, da 49 a 100.
Le lunghe file probabilmente continueranno, ma per lo meno non sarà più necessario aspettare 69 giorni per fissare un appuntamento. I minori di 14 anni e gli ultra 80enni saranno esonerati dal colloquio (che resterà necessario per tutti gli altri), così come chi dovrà rinnovare il visto scaduto da meno di un anno.

Al momento possono entrare negli Usa senza visto turistico, i cittadini di 36 Paesi, dall´Europa al Giappone, passando per l´Australia. Ma nel nuovo piano per il rilancio del turismo proposto da Obama, nuove esenzioni potrebbero arrivare non solo per i brasiliani, ma anche per argentini, cileni, polacchi e taiwanesi. Come si dice pecunia non olet in inglese? 

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