Condividi

L’Europa vuole punire le agenzie di rating. Cautela stamani a Piazza Affari

L’Esma, l’autorità europea dei mercati finanziari, si accinge a prendere misure punitive a carico delle tre più grandi società di rating – Stamani cautela a Piazza Affari – Mediobanca recluta Marsaglia (Barclays) – Shock per Enel, Telefonica nel convertendo Ti – Auto: il mercato crolla, Fiat di più – Moncler vale 2,5 miliardi – Sia non stimola le banche

L’Europa vuole punire le agenzie di rating. Cautela stamani a Piazza Affari

L’industria manifatturiera rialza la testa, da Pechino agli Usa, passando per l’Europa. Le Borse reagiscono in ordine sparso. A Tokyo +0,70% la ripresa Usa favorisce un nuovo dallo dello yen a vantaggio dei titoli legati all’export. Di rilievo il balzo di Sekisui +7,1%: la società chimica ha annunciato nuovi materiali, più robusti e meno cari, per le batterie elettriche.

Nel resto dell’Asia prevale invece il timore di una stretta della Fed nel prossimo meeting del 17-18 dicembre. L’indice Asia Pacific arretra dello 0,6%, così come l’indice di Hong Kong. A Seul Hiunday perde il 4,2% dopo i dati, deludenti, delle vendite di novembre.

In Usa sale l’attesa per i dati dei prossimi giorni (domani il Beige Book, venerdì l’ occupazione non agricola). Wall Street ha chiuso in calo, indice Dow Jones giù dello 0,48% a 16.008,7, S&P 500 dello 0,27% a 1.801,1 e Nasdaq dello 0,36% a 4.045,26. 

Amazon non ha reagito -0,5% alle dichiarazioni del ceo Jeff Bezos sul fatto che la società sta sviluppando velivoli senza pilota, chiamati “octocopters”, in grado di consegnare pacchi entro mezz’ora dall’ordine.

Negative, infine, le Borse europee, nonostante l’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona sia salito ai massimi dal giugno 2011: l’attenzione è concentrata sulle decisioni della Bce, che si riunirà giovedì.

Quasi invariata Francoforte -0,04%, Parigi – 0,22%, Londra -0,83%. Madrid arretra dello 0,94%. Fa peggio Piazza Affari. Il rimbalzo del Pmi a quota 51,4 (ai massimi da due anni e mezzo) non è stato sufficiente a ribaltare una seduta condizionata da uno avvio-shock, con pesanti vendite sui future del Ftse Mib: l’indice scivola sotto quota 19 mila e archivia la seduta con un -1,52% . 

Lo spread Btp/bund stabile in area 235 punti. In lieve rialzo il tasso sul dieci anni italiano a 4,081% dal 4,054% dell’ultima chiusura. L’Esma, l’autorità europea dei mercati finanziari, si accinge a prendere misure punitive a carico delle tre più grandi società di rating (Fitch Ratings, Moody’s Investors Service e Standard & Poor’s).

Nel presentare il rapporto nel quale vengono individuate una serie di “mancanze” nel processo di produzione e di pubblicazione dei rating sovrani per quanto concerne l’indipendenza e la necessità di evitare conflitti di interesse, la confidenzialità delle informazioni, il ‘timing’ della pubblicazione dei rating e le risorse previste per la valutazione, l’Autorità Ue indica di non avere per ora ‘determinato se uno dei risultati del rapporto costituisce una violazione della regolazione europea’ e che, appunto, può decidere delle misure a tempo debito

MEDIOBANCA RECLUTA MARSAGLIA (BARCLAYS)

Colpo grosso di Mediobanca. L’istituto ha assunto Stefano Marsaglia, uno dei più stimati bankers europei, per guidare l’hub finanziario che la banca di piazzetta Cuccia sta costituendo a Londra. Marsaglia, oggi in Barclays, vanta una lunga esperienza (17 anni) in Rothschild. A lui il compito i creare un’”officina” di advisor a livello internazionale sfidando i team più affermati. Primo obiettivo: conquistare una quota del mercato di advisor delle banche, in vista delle richieste di capitale legate agli stress test della Bce.  Mediobanca intende creare a Londra divisioni specializzate in energia, private equity e consumer. 

SHOCK PER ENEL, TELEFONICA NEL CONVERTENDO TI

Pesa su Piazza Affari il tonfo di Enel -3,7% che ha trascinato in rosso anche Enel Green Power -3,2% che pure ha ricevuto 200 milioni di finanziamento da parte della Bei. All’origine del tonfo la notizia che il governo spagnolo ha presentato un emendamento che mette a rischio il rimborso per il mancato aumento delle tariffe (tariff deficit). Un brutto colpo per Endesa, il primo produttore di energia elettrica della Spagna controllata da Enel, vanta un credito di 2,2 miliardi verso il governo di Madrid. Pesa, oltre all’impatto economico la percezione di incertezza sulla regolamentazione spagnola.

Giornata negativa per Telecom Italia -2,5%. la società ha smentito l’esistenza di trattative in corso per la cessione delle attività brasiliane. Intanto, dall’elenco dei sottoscrittori del convertendo emerge che Telefonica ha sottoscritto l’8% dell’emissione. 

AUTO, IL MERCATO CROLLA, FIAT DI PIU’

 Fiat -2,3% fa peggio del mercato a novembre. Il Lingotto ha segnato infatti un calo del 12,3% delle immatricolazioni il mese scorso verso un anno prima a 27.800 unita’ con una quota al 27,2% (da 29,6% un anno prima) su un mercato dell’auto italiano giu’ del 4,54% a 102.201 pezzi. E’ quanto emerge dai dati resi noti dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nei primi 11 mesi il mercato e’ giu’ del 7,7% a oltre 1,21 milioni con il gruppo Fiat in frenata del 10,45% a quasi 349mila per una quota al 28,7% (-0,9 punti percentuali).

Con la flessione delle immatricolazioni di novembre si arriva a 42 mesi di cali consecutivi e “si consolida il tracollo del settore”, secondo l’associazione dei concessionari, Federauto. “Rispetto alla media degli ultimi cinque anni, ossia 2 milioni di auto nuove immatricolate all’anno, si sono perse per strada il 35% delle immatricolazioni”. Giornata negativa per Finmeccanica -2,6% e Saipem -3% su cui pesa Il taglio di raccomandazione di JpMorgan.

LUSSO, MONCLER VALE 2,5 MILIARDI

Giornata ok solo per il lusso. Salvatore Ferragamo ha segnato un nuovo massimo storico a 29,85 euro e ha terminato gli scambi a quota 29,54 euro in rialzo dello 0,99%. Trova conferma nei numeri il successo annunciato dell’Ipo di Moncler: la domanda ha superato di 12 volte l’offerta. La matricola, che nel board accoglierà Alessandro Benetton e Nerio Alessandro di Technogym, debutterà a Piazza Affari il 16 dicembre e potrebbe farlo posizionandosi nella parte alta della forchetta di prezzo tra 8,75 e 10,20 euro per una valutazione del gruppo fino a 2,55 mld. Ai futuri azionisti il management promette un payout in linea con il settore e l’apertura di 20 negozi l’anno. Il presidente Ruffini non venderà azioni, nemmeno dopo la scadenza del lock-up 

LA VENDITA DI SIA NON STIMOLA LE BANCHE

Il comparto bancario -1% fa peggio del resto d’Europa – 0,18%. Non giova il reportage di The Wall Street Journal sulle difficolta delle banche di media capitalizzazione. La giornata registra così solo segni negativi: Banco Popolare-1,79%, Bper -1,49%, Mps -1,07%, Bpm -0,43%. Scendono anche Intesa-0,79% , Unicredit -1,03%, Mps -1,07%. I titoli dei tre istituti non hanno reagito alla cessione di Sia, operazione attesa e di dimensioni non molto rilevanti ma comunque apprezzata dagli analisti dal momento che per le banche rappresenta un altro passo verso il processo di razionalizzazione.

SAVE, GRANDI MANOVRE ALLO SCALO

Save (+5,82% a 16,01 euro) in rialzo dopo che l’assemblea degli azionisti ha approvato la proposta del socio Marco Polo Holding di procedere alla distribuzione straordinaria di riserve di patrimonio netto per un importo complessivo di 100 milioni. Vola Cobra che sfiora +10% dopo che Intek ha dichiarato di non aver accettato due manifestazioni di interesse non vincolanti.  

Commenta