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L’euro festeggia Macron. Mercati in fermento

Impennata della moneta unica subito dopo l’annuncio della vittoria elettorale di Macron – Nella notte festeggiano le Borse asiatiche e oggi tocca ai mercati europei – L’Opec conferma il taglio della produzione di petrolio – La Merkel vince nel Nord della Germania – A Piazza Affari pioggia di dividendi per il segmento Star

L’euro festeggia Macron. Mercati in fermento

En marche! La netta affermazione, pur ampiamente prevista, di Emmanuel Macron ha messo le ali all’euro, balzato già ieri sera oltre 1,1024 sul dollaro, ai massimi da sei mesi e a 124,85 sullo yen. Assieme all’andamento positivo del mercato del lavoro Usa (211 mila nuovi posti ad aprile), le notizie in arrivo da Parigi hanno favorito l’avvio brillante della Borsa di Tokyo (+1,7%, +2,2% il Topix) dopo la lunga vacanza ella Golden Week. In ascesa, ma non troppo, i future europei che già guardano alle prossime elezioni legislative per valutare l’effettiva forza del neo presidente. Si raffredda anche l’euro ma l’ottimismo continua a prevalere: piace la svolta filo-europea e liberale del neo presidente. Ma, soprattutto, i mercati apprezzano lo stop alla valanga populista.

I commenti degli analisti, però, già guardano oltre. “Bisogna capire – scrive Julien Lafargue – come si muoverà la Bce a giugno: il minor rischio politico, combinato con la forte ripresa dell’economia, avvicina l’uscita dalla politica estremamente espansiva di questi mesi”. Fidelity e Crédit Suisse prevedono un forte spostamento di capitali da Wall Street alle Borse europee. Gli esperti di Abn Amro prevedono un rimbalzo dei redimenti del Bund fino a 0,50% ma ammoniscono che “è assai difficile che gli spread possano calare in maniera significativa: gli operatori sono già sintonizzati sul test politico più impegnativo: le elezioni italiane”.

L’OPEC CONFERMA I TAGLI. LA MERKEL VINCE NELLO SCHLESWIG HOLSTEIN

“Ho la convinzione che l’accordo sulla produzione verrà rinnovato per tutto il 2017”. Così ha detto ieri il ministro dell’energia Saudita Khalid al Faleh in vista della conferenza di fine mese dell’Opec e ai contatti con Russia. Le quotazioni del greggio, dopo una settimana difficile (-4,4% il Brent) sono stamane in ripresa. Ma sul mercato pesa il timore del calo della domanda della Cina, confermato dai dati della bilancia commerciale di aprile. Stamane il Brent, in risalita, torna a sfiorare i 50 dollari a barile (a quota 49.76).

Non solo Parigi. Il panorama elettorale europeo ieri è stato animato anche dal trionfo di Angela Merkel nello Schleswig Holstein, regione tedesca del Nord. Il partito della Cancelliera, la Cdu-Csu, ha stravinto il confronto con lo sfidante socialdemocratico Martin Schulz. Domenica prossima si vota nel Nord-Reno Vestfalia, governato dalla socialdemocratica Hannelore Kraft: la partita è ancora aperta, con i sondaggi che indicherebbero un testa-a-testa tra i due principali partiti.

IN AGENDA: IL G7 IN ITALIA, INFLAZIONE E CONSUMI USA

Nella settimana economica e finanziaria gli occhi si dovrebbero puntare sul G7 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali che si svolgerà a Bari da giovedì a sabato. Sarà l’occasione per discutere di crescita, occupazione e diseguaglianze, come ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan.

Inflazione e consumi sono i dati macro più attesi in settimana dall’economia americana. Sul fronte societario arriveranno all’esame di Wall Street i conti dei più importanti gruppi del commercio tradizionale, piegati dalla concorrenza di Amazon. Usciranno le trimestrali di Nordstrom, Macy’s and Kohl’s. Alla ribalta anche i conti di Walt Disney, 21st Century Fox and Whole Foods.

WARREN BUFFETT: HO SBAGLIATO A SOTTOVALUTARE LA TECNOLOGIA

Grande attenzione anche ai discorsi di alcuni banchieri centrali, membri tra l’altro del Fomc, il comitato monetario che vota sui tassi di interesse. Parleranno Bill Dudley, presidente della Fed di New York, Charles Evans i Chicago, Robert Kaplan di Dallas e Patrick Harker di Philadelphia.

Si terrà oggi a New York la Sohn Conference, che riunirà buona parte degli investitori di Wall Street più influenti e più seguiti. Tra questi David Einhorn di Greenlight Capital, Bill Ackman di Pershing Capital e Jeffrey Gundlach di Double Line Capital.

Nel weekend Warren Buffett, affiancato da Bill Gates e dal difensore dei Miami Dolphins Ndamuking Suh, ha affrontato la “Woodstock del capitalismo”, come lui stesso ha definito l’assemblea di Berkshire Hathaway, cui hanno partecipato 40 mila soci, nuovo primato assoluto. Per l’occasione il “saggio di Omaha” ha criticato aspramente la riforma sanitaria di Donald Trump (“un grande regalo ai ricchi come me”) e ha fatto autocritica: “Abbiamo sottovalutato il settore tecnologico, ma stiamo correggendo i nostri errori”.

AKZO DICE NO ALL’OFFERTA DI PPG: 27,9 MILIARDI

Il genero e principale consigliere di Trump, Jareed Kushner, è a Pechino per il lancio di un progetto immobiliare con alcuni partner statali cinesi. “È il più clamoroso conflitto d’interessi della storia americana”, scrive il Washington Post.

Si profila l’ennesimo scontro tra titani: l’americana Ppg ha presentato un’offerta di 27,9 miliardi di dollari per l’acquisto dell’olandese Akzo Nobel, proprietaria del marchio Dulux, con l‘obiettivo di creare leder mondiale delle vernici. Ma il board ha detto no. Probabile l’avvio di un’Opa ostile.

ARRIVANO LE TRIMESTRALI DI ENI, ENEL E UNICREDIT

Le trimestrali saranno al centro dell’agenda di Piazza Affari. Domani usciranno i conti di Bper e di Mediaset. Mercoledì sarà la volta di Eni e di Poste Italiane. Giovedì ci saranno i rendiconti di Banco Bpm, Ubi e Unicredit. Venerdì chiuderà la rassegna Enel. Da seguire nel Vecchio Continente le trimestrali di Commerzbank e Telefonica (martedì). Giovedì toccherà a Crédit Agricole, Deutsche Telekom e Vivendi. Venerdì i conti di Allianz. Il calendario prevede anche l’avvio della campagna delle trimestrali dell’automotive giapponese: Toyota, Nissan, Suzuki e Yamaha.

AL VIA LE ASTE DEL TESORO. E CADE IL RENDIMENTO DEL BUND

In attesa del lancio lunedì 15 del Btp Italia, prendono il via le aste del Tesoro di metà mese. Mercoledì 10 andranno all’asta Bot annuali per 6,5 miliardi (contro l’eguale importo in scadenza). Stasera sarà reso noto l’importo dell’asta a medio termine di mercoledì.

Ancor prima dell’esito delle elezioni francesi, i mercati finanziari hanno scommesso su un esito favorevole all’euro: il rendimento del Bund tedesco è salito da venerdì a venerdì di 10 punti base a 0,41%. Quello del Btp è sceso di 10 punti base a 2,17%, e di conseguenza lo spread si è ristretto di 20 punti base a quota 176. Ottima notizia per i conti pubblici italiani. 

PIOGGIA DI CEDOLE DALLO STAR. ITALIAONLINE DISTRIBUISCE IL 25%

Nell’agenda di Piazza Affari figura lunedì l’assemblea si Cairo Communication: all’ordine del giorno la nomina del nuovo Cda e il buy back. In giornata usciranno le trimestrali di Molmed, Parmalat, Ptima Industrie, Txt e.solution e Valsoia.

Al via il frazionamento di Campari: verranno assegnati due titoli per uno già in circolazione. Oggi staccano la cedola 24 società del segmento Star. Spicca tra gli altri il dividendo straordinario di ItaliaOnline: le ordinarie pagano una cedola pari al 25% delle quotazioni di venerdì, il 19% le ordinarie.

Poco sotto il 5% il dividendo di Astaldi, Ascopiave (4,76%) e Cad.it (4,50%). Sopra il 3% Beghelli, Cembre, Iniziative Bresciane, Toscana Aeroporti e Zignago Vetro. Seguono Gpi, Mutuionline, Lucisano e Piteco (tutti sopra il 25). Infine Italmobiliare (1,95%), Leone Film, Valsoia, Vittoria assicurazioni, Esprinet, Datalogic, Biesse. Sotto l’1% Boero, Reno De Medici, Reply e Tbs.

PIAZZA AFFARI RIPARTE DA +4,3% GRAZIE ALLE BANCHE

Quando sono le banche a muoversi in Europa, il listino milanese amplifica il movimento. È questa la spiegazione della forte performance delle ultime cinque sedute dell’indice Ftse Mib (+4,3%, stesso rialzo la settimana precedente) grazie alla spinta di Unicredit (+8,7%), Mediobanca (+8,2%) e ancor più di Banco Bpm (+9,9%). Intesa (+6,3%) ha annunciato venerdì un utile del primo trimestre 2017 di 901 milioni, superiore alle attese degli analisti. Di rilievo anche le performances di Telecom Italia (+7,5%) e di Leonardo (+6,2%).

Il rendimento del Bund tedesco è salito da venerdì a venerdì di 10 punti base a 0,41%. Quello del Btp è sceso di 10 punti base a 2,17%, e di conseguenza lo spread si è ristretto di 20 punti base a quota 176. Ottima notizia per i conti pubblici italiani. L’indice complessivo delle Borse europee Stoxx600 ha guadagnato in settimana l’1,9%.

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