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Istat, crolla il Pil nel secondo trimestre: -2,5%. E’ ancora recessione

E’ il dato peggiore dal 2009 e il terzo trimestre negativo di fila – Si conferma la recessione – Ancora peggiore il dato del Pil acquisito per tutto il 2012, ovvero la crescita che si avrebbe se negli ultimi due trimestri l’economia restasse invariata: -1,9% contro -1,4% segnato alla fine del primo trimestre.

Istat, crolla il Pil nel secondo trimestre: -2,5%. E’ ancora recessione

L’economia italiana fa fatica a riprendersi. Secondo gli ultimi dati pubblicati oggi dall’Istat, il Pil italiano nel secondo trimestre è diminuito del 2,5%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segnando il calo peggiore dalla fine del 2009. Il dato segna un forte peggioramento rispetto al -1,4% di gennaio-marzo. Si tratta del terzo trimestre consecutivo con il segno negativo e si conferma in questo modo lo stato di recessione dell’economia.

Nel confronto con il primo trimestre, nei mesi che vanno da aprile a giugno la flessione è stata dello 0,7%, anche se leggermente migliore rispetto al -0,8% dei primi tre mesi dell’anno. Per il quarto trimestre consecutivo c’è quindi una dinamica negativa a livello congiunturale.

Nel primo semestre il Pil è diminuito dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Il rallentamento del Pil peggiora anche il Pil “acquisito” per tutto il 2012. La crescita acquisita per quest’anno, ovvero quella che si avrebbe se negli ultimi due trimestri l’economia crescesse zero, è pari a -1,9%, in netto peggioramento rispetto al -1,4% segnato alla fine del primo trimestre.

Per quanto negativi i dati sono in linea con le attese degli analisti. Piazza Affari ha rallentato ma si mantiene in terreno positivo con un +0,46%. Lo spread è a 461 punti base, stabile rispetto al valore di apertura.

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