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Cgil, Camusso sceglie Landini ma Colla resta in corsa

La Camusso entra a gamba tesa nel dibattito congressuale della Cgil e indica l’ex segretario della Fiom, Maurizio Landini, come suo successore infrangendo il galateo confedederale – Ma il riformista Colla non si ritira e resta in corsa per la conquista della leadership del maggior sindacato italiano.

Cgil, Camusso sceglie Landini ma Colla resta in corsa

Susanna Camusso rompe gli indugi e si schiera apertamente con Maurizio Landini, che indica come suo successore alla segreteria generale della Cgil per il prossimo congresso, malgrado un tempo l’ex segretario della Fiom fosse suo acerrimo avversario. E’ avvenuto ieri sera nella riunione della segreteria confederale della Cgil.

Come anticipato da FIRSTonline lo scorso 24 settembre, la Camusso sceglie l’ala movimentista e filo-Cinque Stelle di Landini per contrastare la candidatura riformista e autonoma del segretario confederale Vincenzo Colla, che però resta in corsa e non si ritira dalla battaglia per la guida del maggior sindacato italiano.

Al di là del merito, è il metodo scelto dalla Camusso che solleva obiezioni e dissensi in Cgil: non s’è mai visto un segretario generale uscente sovrapporsi al dibattito congressuale e compiere una scelta di campo per influenzare le scelte dei militanti e degli iscritti in modo così palesemente scorretto.

Mai Luciano Lama e Bruno Trentin si sarebbero sognati di fare così. Perchè un conto è promuovere una consultazione e un altro è tentare di influenzarla. Del resto, la scelta del nuovo segretario generale della Cgil spetta, per statuto, alla nuova assemblea generale che verrà eletta dal congresso di Bari del prossimo febbraio nella quale la Camusso non ci sarà. Ma che la Camusso detestasse la sinistra riformista e cinguettasse con i movimentisti in una linea subalterna ai Cinque Stelle non è una sorpresa.

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