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Aste, più di 2 milioni e 500 lotti aggiudicati per Cambi

Tra martedì 16 e giovedì 18 maggio la sede genovese di Cambi Casa d’Aste ha ospitato cinque importanti appuntamenti dedicati a collezionisti ed appassionati di arte, con i cataloghi di Argenti da Collezione, Dipinti e Disegni Antichi, Maioliche dal XV al XIX secolo e Dalla Raccolta di un Maître Horloger – parte II, che hanno ottenuto un fatturato totale di 2.022.000 €.

Aste, più di 2 milioni e 500 lotti aggiudicati per Cambi

Cinque importanti appuntamenti per i collezionisti nei giorni scorsi a Cambi Casa d’Aste . Nelle aste gli Argenti da Collezione hanno raggiunto la cifra di 570.000 € con un notevole 180% di venduto per valore e con una rilevante partecipazione di clienti stranieri che si sono aggiudicati il 66% del venduto.

All’interno di questo appuntamento, significativa performance per le opere provenienti dalla collezione della Baronessa Beck Peccoz Misinger, a ulteriore dimostrazione dell’importanza e del valore aggiunto che il mercato dà alle provenienze prestigiose, che hanno registrato elevatissime percentuali di vendita moltiplicando di oltre sette volte le stime totali.

La parte del leone è stata fatta dalla rara coppa tedesca in argento dorato (Germania probabile XVI secolo) che ha raggiunto la cifra record di 256.250 €.

Tra i top lot segnaliamo anche una importante coppa in argento fuso, sbalzato, cesellato, dorato e smalti policromi (Budapest 1896) e una caffettiera in argento fuso, sbalzato e cesellato (Malta, prima metà XVIII secolo), vendute rispettivamente a 25.000 € e 16.250 €.

L’asta di Dipinti e Disegni Antichi di giovedì 17 maggio ha totalizzato 1.146.000 € con 177 lotti aggiudicati.

Tra i lotti più interessanti venduti sul mercato estero ricordiamo la coppia di dipinti Figura di cavaliere di Malta e Imperatore turco Baiazetes I della Scuola veneta dell’inizio del XVII secolo e l’olio su tela Isacco benedice Giacobbe di Gioacchino Assereto (Genova 1600-1649), aggiudicati rispettivamente a 156.250 € e 120.000 €.

Molto apprezzato l’olio su tela Natura morta con canestro di frutta di Michele Antonio Rapous (Torino 1733-1819), che è stato acquistato per 28.750 €.

Nella tornata dedicata ai Disegni Antichi si sono distinti Abramo servito dagli Angeli e

Studio di figure di Mattia Preti (1613-1699), venduti a 9.375 €, La raccolta della manna di Jacopo Negretti detto il Palma Giovane (1548-1628) che ha raggiunto la cifra di 8.750 € e un lotto di due disegni intitolati Sacra famiglia (Scuola emiliana del XVII-XVIII secolo) e Studio di San Rocco (Scuola veneta del XVII secolo), aggiudicati anch’essi a 8.750 €.

L’elegante catalogo di Maioliche dal XV al XIX secolo raccoglieva 196 lotti con didascalie curate ed esaustive ed ha ottenuto 123.000 €.

Risultati soddisfacenti per quest’asta, sia in termini economici e di qualità per quel che riguarda il venduto, che per la partecipazione di numerosi collezionisti che si sono rivolti a Cambi per arricchire le proprie raccolte. Minore rispetto alla scorsa volta la partecipazione di mercanti stranieri.

I risultati migliori sono stati ottenuti da una mattonella della bottega di Francesco Saverio Grue di Giovanni (Castelli, 1750 circa), venduta a 6.000 €, da un Albarello della bottega palermitana degli inizi del XVII secolo, aggiudicato a 4.750 € e da un Albarello di Urbino (bottega dei primi decenni del XVII secolo) aggiudicato a 3.750 €.

Grande attesa per l’importante asta dedicata alle Maioliche Italiane dal Rinascimento al Barocco

che il dipartimento presenterà a Milano il 12 giugno.

Il 16 maggio è stata battuta l’asta Dalla Raccolta di un Maître Horloger –parte II, che ha venduto orologi d’arredo e pendole per un totale di 183.000 €.

“Parte seconda” della dispersione di una grande raccolta, l’asta di pendoleria è stata oggetto delle attenzioni di un pubblico di mercanti e di specialisti. La varietà dell’offerta e le stime contenute ne hanno influenzato positivamente l’esito.

Tra i top lot, uno splendido Bracket musicale del ‘700 firmato “Dan De St.Leu. Watchmaker to her mayesty London”, venduto a 7.250 €, un orologio Tete de Poupee del ‘600 dovuto a Louis Baronneau, che ha raggiunto 8.750 € e un orologio ad edicola tedesco del XVII secolo venduto a 8.320 €.

Tra le “marescialle”, sempre appetite dai collezionisti, la più contesa è stata quella firmata Le Roy et Fils (Francia, XVIII secolo), aggiudicata a 8.125 €.

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