Condividi

Vinitaly, Sace: 1,6 miliardi di esportazioni nei prossimi tre anni

Secondo il gruppo assicurativo-finanziario il comparto del vino potrà sfruttare un enorme potenziale di esportazioni nei prossimi tre anni, soprattutto verso il mercato asiatico, con entrate che potrebbero toccare gli 1,6 miliardi di euro – Il presidente di SACE Giovanni Castellaneta: “Il vino è una bandiera del Made in Italy”.

Vinitaly, Sace: 1,6 miliardi di esportazioni nei prossimi tre anni

SACE raddoppia a Vinitaly. Il gruppo assicurativo-finanziario sarà presente al Salone internazionale di Veronafiere in un doppio appuntamento per offrire alle imprese della filiera del vino gli strumenti più adatti a rafforzarne le strategie di crescita, in Italia e nel mondo di un settore tra i più importanti del Made in Italy.

L’Ufficio Studi di SACE, infatti, stima in ben 1,6 miliardi di euro il valore delle nuove esportazioni che il comparto potrebbe mettere a segno nei prossimi tre anni, soprattutto se il comparto riuscirà a cogliere a pieno il potenziale di domanda estera espresso non solo dai suoi attuali mercati di riferimento (trainati da Regno Unito e Germania) ma anche da un insieme di nuove destinazioni (Paesi asiatici in primis)  che stanno sperimentando un’importante espansione socio-economica e un’evoluzione nello stile di consumo.

“Il vino è una delle più importanti bandiere del Made in Italy – ha dichiarato il presidente di SACE Giovanni Castellaneta in visita a Vinitaly –. Il nostro impegno al fianco delle aziende di tutta la filiera riflette il dinamismo dimostrato dalle diverse realtà di questo comparto: dai produttori di macchinari, che vantano una proiezione internazionale di più lunga data, alle aziende vinicole, che negli anni più recenti si stanno affacciando con successo sulla scena internazionale, al di fuori delle rotte comuni”.

“Oggi- ha proseguito Castellaneta – siamo qui per far crescere sempre più, insieme, questo percorso di eccellenza”. Con una quota di mercato globale del 19,3%, il vino è tra i comparti più rilevanti per l’export italiano di prodotti agroalimentari, insieme alla pasta (di cui l’Italia è leader mondiale, con una quota del 37,5%) e l’olio (25%). Tra tutti questi, il vino è quello che ha davanti a sé le migliori prospettive di crescita dell’export nei prossimi anni.

Commenta