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Ue: Pil Eurozona rivisto al ribasso, Italia -1,3% nel 2012

Le ultime previsioni della Commissione Europea parlano di una “lieve recessione” nell’area euro (-0,3%), mentre le stime pubblicate in autunno indicavano ancora un +0,5% – Il dato relativo al nostro Paese è passato da +0,1% a -1,3% – Crescita zero nell’Unione europea a 27.

Ue: Pil Eurozona rivisto al ribasso, Italia -1,3% nel 2012

L’Eurozona scivola nella recessione. Secondo le ultime previsioni pubblicate dalla Commissione europea, quest’anno il Pil dell’area euro subirà una contrazione dello 0,3%, un dato ben al di sotto del +0,5% indicato nelle precedenti stime. Per l’intera Unione europea a 27 si parla invece di stagnazione, mentre in precedenza era stato calcolato un +0,6%.

L’Italia calerà dell’1,3%: un dato in netto peggioramento rispetto alle sue previsioni economiche dello scorso autunno, quando ancora si parlava di crescita, seppur minima (+0,1%). Fanalini di coda saranno Grecia e Portogallo, che rispettivamente subiranno cadute del Pil del 4,4 e del 3,3%. La Spagna scenderà dell’1%, mentre la Germania riuscirà a spuntare un +0,6% e la Francia un +0,4%.

La Commissione precisa tuttavia che dalla secondo metà dell’anno sono attesi miglioramenti: si dovrebbe assistere a una “crescita modesta”. Sono state poi riviste leggermente al rialzo le previsioni sull’inflazione, ora pronosticata al 2,1% nell’area euro e al 2,3% nell’Ue a 27. I livelli generali di fiducia “rimangono a valori bassi, tuttavia le tensioni sui mercati finanziari si stanno allentando”, ha commentato il vice presidente della commissione europea, Olli Rehn, responsabile di Affari economici e dell’euro.

Tornando all’Italia, secondo la Commissione, c’è stato un “impulso negativo alla crescita” nella seconda metà del 2011, pari a -0,6 punti percentuali, molto peggiore del -0,1% che ci si attendeva nelle previsioni d’autunno (pubblicate il 10 novembre scorso), a cui va ad aggiungersi “un peggioramento anche delle prospettive di crescita per la prima metà del 2012”, con “una contrazione di un ulteriore 0,7% del Pil nel primo trimestre e di un altro 0,2% nel secondo trimestre”.

Nella seconda metà dell’anno, secondo l’Esecutivo Ue, “l’attività economica dovrebbe stabilizzarsi, a condizione che non vi siano ulteriori peggioramenti della situazione sui mercati finanziari e che vi sia uno spread attorno ai 370 punti base fra i titoli di Stato italiani e tedeschi a 10 anni”.

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