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Scuola, Garante: “Illegittimo il blocco degli scrutini”

L’Autorità minaccia la precettazione, perché il blocco degli scrutini sarebbe “illegittimo e dannoso” – Intanto, questa mattina il ministro Stefania Giannini ha annunciato l’avvio della discussione del ddl Scuola.

Scuola, Garante: “Illegittimo il blocco degli scrutini”

L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha bocciato l’ipotesi di blocco degli scrutini, chiarendo che, se venisse attuato, scatterebbe obbligatoriamente la precettazione. Lo ha affermato Roberto Alesse, presidente dell’Autorità, che definisce il blocco degli scrutini “illegittimo e dannoso”, anche se “allo stato non c’è alcuna comunicazione ufficiale di uno sciopero finalizzato a bloccare gli scrutini. Anzi, assisto ad incoraggianti segnali di disponibilità e di dialogo sia da parte del Governo, che da parte dei Sindacati più responsabili. Questo è il tempo della responsabilità. È necessario trovare un punto di convergenza per evitare che le proteste assumano forme eclatanti, con azioni illegittime che danneggerebbero soprattutto gli studenti e le loro famiglie”.

Secondo il Garante, inoltre, “la concertazione resta, anche in questo caso, la via maestra per evitare strappi, che lacererebbero il tessuto sociale del Paese. Spero davvero che il ricorso allo strumento della precettazione resti solo un’opzione teorica, perché, in caso di blocco degli scrutini, sarebbe la via obbligata e doverosa per evitare la paralisi dei cicli conclusivi dei percorsi scolastici (esami di terza media, maturità, abilitazioni professionali)”.

Intanto, questa mattina il ministro Stefania Giannini ha annunciato l’avvio della discussione del ddl con un tweet: “Oggi in aula Montecitorio per discussione generale sul ddl la buona scuola, che mette autonomia al centro e investe 3 miliardi su istruzione”. 

Al Gr Rai il ministro ha poi dichiarato che “questa è una svolta culturale importante per il nostro Paese perché non solo si rimette al centro l’autonomia scolastica, non solo si danno strumenti reali alla scuola per poter far sì che l’autonomia decolli ma soprattutto si immagina di traghettare la scuola dal secolo scorso a questo secolo”. 

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