Condividi

Roma, Palazzo Bonaparte è il nuovo polo culturale di Generali

Dopo il restauro, gestito da Generali RE, lo storico palazzo di piazza Venezia sarà aperto al pubblico il 9 luglio e da ottobre ospiterà una grande mostra sull’Impressionismo – Il CEO di Generali Italia Marco Sesana: “Così si fa azienda in modo moderno”.

Roma, Palazzo Bonaparte è il nuovo polo culturale di Generali

Nasce a Roma, nello storico Palazzo Bonaparte appena restaurato, il primo spazio di Generali Valore Cultura: diventerà un importante polo artistico e culturale, e sarà aperto al pubblico il 6 ottobre con una grande mostra dedicata all’Impressionismo, realizzata in collaborazione con Arthemisia. La notizia sarà celebrata martedì 9 luglio dalle 14 alle 24, alla presenza del ministro della Cultura Alberto Bonisoli, e dei vertici di Generali Italia: per l’occasione lo storico palazzo di piazza Venezia, noto per il suo balconcino verde dove Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, osservava il via vai dalle feritoie della verandina tra Piazza Venezia e via del Corso, sarà aperto a tutti e visitabile gratuitamente.

“Fare azienda in modo moderno – ha commentato Marco Sesana, Country Manager & CEO of Generali Italia and Global Business Lines – vuol dire affiancare l’impegno verso i nostri 10 milioni di clienti con un impegno concreto verso le comunità. Questo per noi è essere Partner di Vita delle persone e in questa nostra ambizione si colloca l’apertura e la valorizzazione dei nostri asset come Palazzo Bonaparte: un bene che, grazie anche alla collaborazione di un operatore importante come Arthemisia, diventa un polo di sviluppo per la comunità”.

Con l’imponente restauro gestito da Generali Real Estate (iniziato nel 2017 e durato circa un anno), a Palazzo Bonaparte, uno degli edifici storici più belli e preziosi dal 1972 di proprietà di Generali, saranno accolte mostre, eventi culturali e didattici con particolare attenzione alle famiglie e ai giovani. Aprirà le danze, come detto, “Impressionisti segreti”, con oltre 50 opere provenienti dalle più importanti collezioni private del mondo, normalmente inaccessibili. Si tratta di opere per lo più mai concesse prima d’ora in prestito, di artisti quali Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro, Sisley, Caillebotte, Morisot, Gonzalès, Gauguin e Signac.

“Palazzo Bonaparte – ha aggiunto Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità di Generali Italia – rappresenta un nuovo passo lungo il percorso tracciato da Generali Valore Cultura in questi ultimi anni. Un progetto che nasce proprio con l’idea di rendere vivo il patrimonio artistico e culturale con iniziative di partecipazione e accessibilità offrendo esperienze innovative, coinvolgenti per le persone e rilevanti per l’intera comunità. In 3 anni, gli eventi di Generali Valore Cultura hanno coinvolto oltre 3,5 milioni di persone con molta attenzione ai giovani e alle famiglie”.

Valore Cultura

Valore Cultura è il programma pluriennale di Generali Italia nato nel 2016 per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e per valorizzare il territorio. Con Valore Cultura Generali ha sviluppato e consolidato relazioni con i grandi teatri lirici, con operatori culturali specializzati nelle grandi mostre e sviluppato progetti con artisti di rilievo. Sono queste partnership importanti che in tre anni hanno permesso di coinvolgere 3,5 milioni di persone in 80 iniziative artistiche e culturali, 20.000 ragazzi e studenti in laboratori e progetti culturali, offrendo oltre 80.000 accessi gratuiti.

Palazzo Bonaparte

Palazzo Bonaparte, con i suoi 3 secoli di storia, è testimone dei fatti storici italiani: da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone Bonaparte, alla statua del Marte Pacificatore di Canova. Con i suoi circa 3 mila metri quadrati di mosaici, affreschi e stucchi, Palazzo Bonaparte è uno scrigno barocco dal rigore rinascimentale, opera dell’architetto Giovanni Antonio De Rossi. Dal 1972 è parte del patrimonio immobiliare di Generali.

Palazzo Bonaparte diventa dunque il primo spazio Generali Valore Cultura che si affaccia su Piazza Venezia, accanto alla sede della Compagnia che al suo interno ospita “Radici del Presente”, un museo con una collezione archeologica di età romano-imperiale pensato appositamente per i giovani, dove dal 2016 sono organizzate lezioni tematiche gratuite dedicate alle scuole.

Palazzo Bonaparte

Dalla sua fondazione nel 1677 (i lavori iniziarono vent’anni prima, nel 1657) Palazzo Bonaparte ha visto avvicendarsi le famiglie romane dei Cervini, Margani, D’Aste e Rinuccini fino ad essere acquistato nel 1818 da Maria Letizia Ramolino, madre di Napoleone, che visse in questo palazzo situato all’angolo tra Piazza Venezia e via del Corso, fino alla morte, avvenuta nel 1836. Fu proprio lei a volere il famoso balconcino verde, tutt’oggi visibile proprio dallo scorcio tra Piazza Venezia con via del Corso, diventato simbolo del Palazzo stesso dove Madame Mère – così firmava Letizia Bonaparte la sua corrispondenza con i Sovrani dell’epoca – trascorreva le sue giornate osservando il passaggio delle carrozze nella Roma di inizio Ottocento quando, ormai ottuagenaria, era impossibilitata a uscire di casa.

Sempre a lei lo scultore Canova regalò il modello in gesso della gigantesca statua del Marte Pacificatore, dedicato alla figura dell’Imperatore, ancora oggi conservato al centro dell’anticamera dei suoi appartamenti.

Commenta