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L’offerta di Telecom su Metroweb scatena la bufera in Parlamento: intervengano Consob e Antitrust

L’offerta di Telecom Italia sulla quota di F21 in Metroweb sta scatenando la bufera in Parlamento dove esponenti del Pd e della Lega lamentano i rischi di un’operazione “senza gara” che rafforzerebbe il monopolio della rete e chiedono che Antitrust e Consob intervengano prontamente.

L’offerta di Telecom su Metroweb scatena la bufera in Parlamento: intervengano Consob e Antitrust

Tanto tuonò che piovve. Vista la posta in gioco che la corsa alla conquista di Metroweb, la società milanese controllata da Cassa depositi e prestiti che ha il primato in Europa della fibra ottica, potesse scatenare la tempesta si era capito da tempo. L’offerta avanzata da Telecom Italia per rilevare la quota di F21 in Metroweb  ha rotto gli argini in Parlamento scatenando una pioggia di interrogazioni, soprattutto di esponenti del Pd e della Lega Nord, che lamentano i rischi monopolistici dell’iniziativa e reclamano immediati chiarimenti dall’Antitrust, dalla Consob e dal Governo.

“Se fosse confermata la notizia – tuona il senatore del Pd, Stefano Esposito – di un’offerta di Telecom Italia per l’acquisizione della maggioranza di Metroweb  con multipli superiori a quelli di mercato e senza alcun procedimento di gara saremmo di fronte a una situazione molto grave e per questo ci aspettiamo che Antitrust e Consob intervengano al fine di fare chiarezza ed evitare che la competizione nelle telecomunicazioni fisse, già a serio rischio, sia completamente azzerata”.  

Gli fa eco Cristina Bargero, anche lei del Pd e membro della commissione Attività produttive della Camera, che parla di “concentrazione pericolosa” a valle di “un’operazione fuori mercato, fatta in assenza di procedure di gara” che reclama l’immediato intervento di Consob e Antitrust. Per la parlamentare del Pd altra è la strada da seguire nelle reti di tlc e cioè quella di “un’operazione di sistema che non pregiudichi il mercato e anzi sia di stimolo alla crescita, agli investimenti e alla concorrenza”. In altre parole – è la stessa Bargero a sostenerlo – ci vorrebbe “una società della rete con i contributi di tutti gli operatori, Telecom inclusa”.

Sull’offerta di Telecom per la maggioranza di Metroweb insorge anche la Lega Nord con Jonny Crosio, capogruppo nella commissione telecomunicazioni al Senato che “esige subito chiarezza e informazioni e propone la convocazione rapida a Palazzo Madama della stessa Metroweb, di Telecom Italia, dell’Antitrust, della Consob e del Governo. Per Crosio, che come la Bargero del Pd suggerisce in alternativa un’operazione di sistema da tutti condivisa,  il blitz di Telecom su Metroweb, “se confermato, sarebbe un colpo alla concorrenza”.

Se queste sono le premesse, l’operazione Metroweb sta per diventare un caso nazionale, soprattutto se si considera che il principale concorrente di Telecom Italia è un gruppo internazionale come Vodafone che difficilmente potrebbe accettare uno smacco senza tirarne le conseguenze.

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