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Lavoro, Confindustria: “La riforma non ci soddisfa, si poteva fare di più”

Non si attenuano le critiche delle parti sociali alla riforma del lavoro targata Elsa Fornero – Confindustria: “Se deve essere approvata, meglio che lo sia con impegno pesante sui punti che non ci soddisfano”.

Lavoro, Confindustria: “La riforma non ci soddisfa, si poteva fare di più”

La riforma del lavoro “non ci soddisfa, si poteva fare di piu’ e meglio”.

La Confindustria, sentita in commissione Lavoro della Camera, ribadisce la propria posizione. “Se deve essere approvata meglio che lo sia con impegno pesante sui punti che non ci soddisfano”,  dice Stefano Dolcetta, vice presidente di Confindustria, responsabile relazioni industriali, al termine dell’audizione in commissione Lavoro alla Camera.

Gli industriali quindi non si accontentano di possibili modifiche rimandate ad una fase di monitoraggio, a cui ha fatto riferimento il ministro Elsa Fornero. “Non vogliamo aspettare il periodo di sperimentazione, subito dopo l’approvazione che si deve dare per ragioni europee si apra la discussione”, incalza Dolcetta.

I punti su cui Confindustria vuole ritocchi riguardano la “flessibilità in entrata, le difficoltà in uscita, la carenza di politiche attive” e sull’Aspi “non siamo contrari al rinvio” dell’entrata in vigore “vista la situazione economica”.

Prima degli industriali, è stata la volta di Rete Imprese Italia a essere ascoltata. E anche da artigiani, commercianti ed esercenti non sono mancate le osservazioni. Dito puntato sul contratti a tempo determinto, sull’apprendistato, sugli indici presuntivi Iva, sul licenziamento individuale, sulle dimissioni.

E anche le Regioni hanno spiegato alla commissione le proprie proposte emendative: sui tirocini formativi, l’apprendistato, gli ammortizzatori sociali, il diritto al lavoro dei disabili, le semplificazioni delle procedure.

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