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La Germania “salva” la Grecia. E le Borse europee volano

La Corte costituzionale tedesca ha respinto il ricorso per bloccare la partecipazione di Berlino al salvataggio le Atene – Subito la reazione dei listini, che guadagnano in tutta Europa – Piazza Affari “aiutata” anche dalla manovra: rivincita per auto e banche – Scende lo spread Btp-Bund

La Germania “salva” la Grecia. E le Borse europee volano

LA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA SALVA LA GRECIA
IL SALVATAGGIO DI ATENE E’ LEGITTIMO. LE BORSE BRINDANO

Il ricorso avanzato per bloccare la partecipazione della Germania al salvataggio della Grecia è stato respinto oggi dalla Corte costituzionale tedesca, che ha però stabilito un iter di approvazione più articolato per le prossime operazioni di salvataggio. I mercati finanziari hanno tirato un sospiro di sollievo, sebbene la decisione fosse attesa. In scia alla notizia, le principali piazze finanziarie europee hanno ampliato i guadagni: a Francoforte il Dax30 è salito di quasi tre punti percentuali a 5.347,24 punti, mentre l’indice francese Cac40 ha registrato un progresso del 2,8% a 3.047,8 punti. Bene anche il Ftse100 che a Londra ha messo a segno un guadagno del 2,20% a quota 5.270,8. L’entusiasmo ha contagiato anche il mercato valutario. L’euro ha esteso i rialzi nei confronti del dollaro, mostrando un aumento dello 0,8% a 1,4148 dollari.

PIAZZA AFFARI RIMBALZA (+2,9%) IN VISTA DELLA MANOVRA
RIVINCITA PER AUTO E BANCHE. SCENDE LO SPREAD BTP/BUND

La manovra nel suo look definitivo piace. Stamane Piazza Affari ha ritrovato i compratori smarriti nelle ultime settimane, anche a causa dell’estrema incertezza sul fronte della correzione dei conti pubblici. La Borsa di Milano sta mettendo a segno un rialzo del 2,95%. Stamattina, inoltre, il rendimento del Btp decennale è in calo al 5,40% e lo spread con il Bund si è ridotto a 357 punti base. Fra le blue chip milanesi rimbalzano con forza i titoli del settore auto, tra i più sacrificati nella seduta di ieri. Fiat segna + 5,7% (+7,7% le privilegio) e Pirelli +4,9%. La cassaforte del gruppo Agnelli, Exor, guadagna il 3,9%. Grande performance dell’Eni +2,92% mentre si allenta la pressione ribassista sul prezzo del petrolio. Non pesa l’aumento dell’Iva.

Viene accolta in maniera positiva la notizia che Sergio Marchionne ha assunto anche la carica di presidente di Chrylser oltre che ceo. Fra le banche brilla in maniera particolare Unicredit +3,71% dopo la caduta della vigilia. Monte Paschi segna +4,3%, Intesa +2,7%, e Banco Popolare +3,4%. Tra i titoli particolari merita una citazione Biesse +7,7%; la multinazionale tascabile del legno, con l’assistenza della P&T, consociata asiatica della Tamburi ed Associati, ha fatto shopping in Cina acquisendo il controllo del gruppo Centre Gain di Hong Kong che opera nel settore macchinari per il legno. Impressionante il balzo di Eems (+20,24%), dopo i risultati record raggiunti nell’installazione dei pannelli solari.

Nel corso della giornata, oltre al voto di fiducia in Senato chiesto dal governo sull’emendamento alla manovra economica e alla sentenza della Corte Costituzionale tedesca, sono in programma altri appuntamenti cruciali per l’eurozona.
Più tardi si saprà l’esito dell’asta dei titoli di Stato del Portogallo: Lisbona offrirà stamattina titoli a tre mesi con una forchetta di offerta compresa tra i 750 milioni e 1 miliardo di euro. A Strasburgo il commissario Ue agli Affari monetari, Olli Rehn, riferirà sugli sviluppi della crisi del debito greco.

Ieri una fonte vicina ai creditori internazionali ha confermato che Atene, pur senza presentare richiesta formale, ha chiesto di accelerare il versamento degli aiuti internazionali previsti dal secondo piano di salvataggio per coprire un deficit superiore alle previsioni. Il cancelliere tedesco Angela Merkel avverte intanto che “non si puo’ permettere all’euro di fallire e non si puo’ volere che fallisca”. La moneta unica “e’ la garanzia – ha aggiunto la Merkel parlando al Bundestag – dell’unita’ europea” .

Il rialzo dell’Iva al 21% (dal 20%) in Italia avrà un impatto negativo sul settore auto. Il cda di Chrysler cambia per fare spazio a due membri di nomina Fiat mentre sono in uscita tre membri nominati dal Governo Usa all’epoca del salvataggio. L’ad Sergio Marchionne assume anche il ruolo di presidente di Chrysler al posto di un consigliere dimissionario. Infine, secondo fonti di stampa locali, Volkswagen starebbe pianificando uno stop produttivo di una settimana a un impianto brasiliano per ridurre lo stock di vetture esistente.

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