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La Francia blocca i voli brevi: prendete il treno! La Ue dà un ok parziale. E l’Italia?

La Francia nell’ambito del suo piano “Clima e resilienza” dà il via al blocco dei voli brevi, se per quella stessa tratta esiste la possibilità di utilizzare il treno. La Commissione Ue dà un via libera per ora parziale. Il permesso a Parigi è un precedente per tutti i Paesi comunitari, Italia inclusa

La Francia blocca i voli brevi: prendete il treno! La Ue dà un ok parziale. E l’Italia?

Sono stati mesi di intensi negoziati tra l’Eliseo, che voleva varare il suo piano “Clima e resilienza” e la Commissione Ue, inondata di ricorsi. Ora il semaforo verde è arrivato: il governo francese potrà vietare i collegamenti aerei interni – sulle tratte brevi – quando i viaggiatori hanno a disposizione l’alternativa del treno. In particolare, lo stop ai voli potrà scattare se il treno garantisce lo stesso percorso dell’aereo, cioè lo stesso collegamento tra due città, con meno di due e ore e mezza di viaggio lungo i binari.

Le condizioni chieste dalla Commissione europea

Il via libera dell’Europa ai francesi, però, viene sottoposto adesso ad alcune condizioni, come riporta La Repubblica. Queste le condizioni:

  • il collegamento ferroviario dovrà essere garantito più volte al giorno, e senza cambio di treno;
  • dovrà anche essere bidirezionale, con viaggi di andata e ritorno sulla stessa tratta;
  • le frequenze dovranno essere sufficienti e sempre ad orari adeguati per i passeggeri;
  • tra partenza e ritorno in treno, il viaggiatore deve poter restare almeno 8 ore nella città di arrivo.

Ma poi ci sono altre variabili. La Commissione Ue tiene in considerazione che il treno ad alta velocità raggiunga gli aeroporti di due città francesi: Parigi Charles de Gaulle e Lione Saint-Exupéry. Nel caso in cui l’Eliseo, per esempio, voglia vietare un volo breve in partenza da Lione, perché il treno assicura lo stesso spostamento con meno di due ore e mezza di viaggio, tale divieto potrà essere fissato a condizione che il treno parta direttamente dal binario ad alta velocità dell’aeroporto (all’andata) e approdare allo stesso binario ad alta velocità (al ritorno). Il divieto qundi non è applicabile se si utilizano stazioni o binari diversi: Parigi ha sette stazioni, Lione sette tra stazioni e punti di fermata.

Uno degli effetti di questa condizione è che il governo francese non potrà bloccare il volo tra Parigi e Bordeaux, ad esempio, anche se è breve. Il divieto non scatterà malgrado il treno colleghi Bordeaux e la stazione Montparnasse di Parigi in due ore e dieci minuti (senza alta velocità) in quanto il collegamento ferroviario ad alta velocità (TGV) tra Bordeaux e l’aeroporto Charles de Gaulle impiega invece 3 ore e 45 minuti.

Un anno di ricorsi. Le ragioni della Commissione

Il divieto per i voli brevi è scritto nella legge francese “Climat et résilience” (Clima e resilienza) del 22 agosto 2021. Sollecitata da una pioggia di ricorsi, la Commissione Ue aveva titolo a giudicare una norma del genere per almeno due ragioni.
Deve tutelare la libertà di impresa delle compagnie aeree, che la legge francese limita per preservare l’ambiente dalle emissioni di anidride carbonica. Soprattutto la Commissione Ue vigila sul diritto dei consumatori a scegliere tra più servizi (treno e aereo) in concorrenza tra loro.

I benefici sull’inquinamento

In generale, la Commissione Ue considera legittima ed anche efficace la legge francese “Climat e résilience”. Efficace in termini di benefici ambientali. Per la Commissione Ue sono attendibili le stime del governo di Parigi secondo cui il solo blocco dei voli da Orly a Bordeaux, Lione e Nantes procura un risparmio di 55 mila tonnellate di CO2 nell’anno (in base ai dati del traffico aereo del 2019).

Che cosa accade in Italia?

La legge francese sui voli brevi rappresenta un precedente per tuttegli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia, il problema della concorrenza tra aereo e treno – sulle tratte brevi – tornerebbe sul tavolo nel caso Ferrovie dello Stato entrasse nel capitale di Ita Airways.
Dal canto suo Trenitalia sta già proponendo pacchetti che incentivino l’uso del treno. In occasione della presentazione del programma invernale l’amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi ha detto che” l’impegno per il futuro è valorizzare e incentivare la scelta del treno, il mezzo green per eccellenza, favorendo modalità di trasporto collettive e interconnesse, anche abbinandole in maniera efficace con altri mezzi di trasporto”.

Ita aveva sperimentato un collegamento aereo tra Roma e Firenze, sospeso poi a giugno per scarsità di passeggeri: proprio questo sarebbe un volo che non avrebbe più ragione di tornare in pista.

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