Condividi

La Cina cerca di frenare il sistema bancario ombra

Il sistema bancario cinese sta diventando troppo grosso per essere salvato: ‘too big to bail out’ – I prestiti ‘ufficiali’ sono più che raddoppiati da quando è cominciata la crisi, nel 2007, e sono andati crescendo due volte più rapidi del Pil nominale.

La Cina cerca di frenare il sistema bancario ombra

Il sistema bancario cinese sta diventando troppo grosso per essere salvato: ‘too big to bail out’. I prestiti ‘ufficiali’ sono più che raddoppiati da quando è cominciata la crisi, nel 2007, e sono andati crescendo due volte più rapidi del Pil nominale (anche se il credito complessivo, in rapporto al Pil, è ancora inferiore a quello che si registra in sistemi economici più avanzati). Ma questa è solo una parte della storia. Quello che più preoccupa è l’emersione di un ‘sistema bancario ombra’, come quello che, subito prima della grande recessione, aveva raggiunto in America una stazza financo superiore a quella del sistema bancario ‘alla luce del sole’. Molte società, e anche individui – ben ‘connessi’ politicamente – si fanno prestare soldi a basso costo dalle banche di stato e poi li prestano, ad alti tassi, a piccole imprese che non riescono ad avere credito attraverso i canali ufficiali.

Sia i canali ufficiali che quelli ombra poi cartolarizzano questi prestiti e vendono i titoli ai risparmiatori che sono attratti dagli alti rendimenti (tenere i soldi in banca rende pochissimo, dato che i tassi sui depositi sono tenuti artificialmente bassi). Sembra che si stiano ricreando le condizioni per un bubbone finanziario come quello che scoppiò nel 2008, dato che i debitori ultimi difficilmente potranno conseguire dall’utilizzo dei prestiti utili tali da permettere di servire il debito, e queste sofferenze si trasmetteranno lungo la lunga catena che è stata creata.

Nel recente Plenum del PCC questo pericolo è stato avvertito ed è cominciata la marcia verso meccanismi di mercato, primo fra tutti quello di liberalizzare i tassi sui depositi. Intanto, la banca centrale sta imparando, talvolta goffamente (vedi gli incidenti sul mercato monetario di giugno e di questo dicembre, che hanno fatto schizzare i tassi a breve) a regolare la liquidità. Il messaggio che si trasmette al banche, sia alla luce  che all’ombra, è uno solo: deleveraging anche per loro, prima che le sofferenze diventino ingestibili.

http://www.theage.com.au/business/world-business/china-tries-to-deal-with-its-mountain-of-debt-20131229-301lk.html

Commenta