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Jobs Act: primo sì della Camera

Domani il testo in Aula – Per l’approvazione definitiva la delega dovrà tornare al Senato – Renzi: “Fiducia? Se serve…”

Jobs Act: primo sì della Camera

Il Jobs Act ottiene il via libera in commissione Lavoro alla Camera e domani approderà  in Aula. Non è da escludere che il Governo ponga la fiducia anche su questo provvedimento: “Siamo pronti a metterla se servisse, lo valuteremo al momento giusto. Vedremo”, ha detto il premier Matteo Renzi ai microfoni di Rtl. Il via libera è previsto per mercoledì 26 novembre. 

Per l’approvazione definitiva, però, la delega dovrà tornare a Palazzo Madama, poiché il testo è stato modificato a Montecitorio. Tra i cambiamenti apportati al testo, decisivo e controverso l’accordo raggiunto nella maggioranza sulle modifiche all’articolo 18, soprattutto in tema di licenziamenti disciplinari, per i quali – in alcuni casi – sarà prevista la possibilità del reintegro del lavoratore.

Il Jobs act “non è una riforma isolata, ma fa parte dell’ambizioso programma di riforme di questo governo per aumentare la competitività del Paese e per rendere l’Italia più attraente verso gli investimenti dall’estero”, ha detto oggi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ribadendo che il Governo punta a introdurre “regole nuove, semplici, chiare che aiutino le imprese a investire” per favorire l’occupazione.

Secondo Poletti, inoltre, con il Jobs act l’Italia compie un “decisivo ammodernamento sul lato dell’offerta per far crescere l’occupazione. Ma è necessario intervenire anche sul pilastro della domanda: gli investimenti pubblici e privati sono l’altro elemento essenziale per lo sviluppo e la crescita”.

In merito ai decreti attuativi, il ministro ha precisato infine che “tutti i commenti e le considerazioni riportati in questi giorni dalla stampa fanno riferimento a testi che, allo stato attuale, sono inesistenti”, perché solo “dopo l’approvazione definitiva della legge delega, la conclusione di questo lavoro consentirà di presentare al consiglio dei Ministri la proposta” dei decreti attuativi.

“Benissimo, si pone fine alla farsa delle dichiarazioni – ha commentato il presidente della commissione lavoro della camera, Cesare Damiano –, soprattutto di Ncd, che danno ad intendere di conoscere il contenuto dei decreti delegati sul Jobs act o di averli addirittura scritti con il ministero. Siamo contenti perché si riparte da zero e noi faremo la nostra parte. Ringraziamo il ministro per aver detto una parola chiara sui decreti delegati”.

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