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Inflazione: a ottobre +10,6% nell’area Euro, in Italia disavanzo commerciale di 31 miliardi

Cresce nell’eurozona l’inflazione (+10,6%). In Italia bene l’export ma nei primi nove mesi dell’anno il disavanzo commerciale supera i 31 miliardi

Inflazione: a ottobre +10,6% nell’area Euro, in Italia disavanzo commerciale di 31 miliardi

Secondo gli ultimi dati Eurostat il tasso di inflazione nell’area euro continua a crescere. Ad ottobre il tasso è salito al 10,6% in aumento rispetto al 9,9% di settembre ma in linea con le attese. Nel 2021 si assestava al 4,1%. L’inflazione annuale dell’Unione Europea è stata dell’11,5% a ottobre, rispetto al 10,9% di settembre.

La principale causa dell’inflazione annua nell’eurozona proviene annua dall’energia (+4,44 punti percentuali), seguita da alimentari, alcol e tabacco (+2,74 punti percentuali), servizi (+1,82 punti percentuali) e beni industriali non energetici (+1,62 punti percentuali).

Rispetto a settembre, l’inflazione annua è diminuita in undici Stati membri, è rimasta stabile in tre ed è aumentata in tredici.

A novembre crescono i prezzi consumo su base mensile (MoM) del +1,5%, in aumento rispetto al precedente +1,2% e in linea con le stime degli analisti.

Istat, Italia: cresce l’export ma aumenta il disavanzo commerciale

Nel mese di settembre l’export italiano è tornato a crescere, trainato principalmente dalle vendite verso i paesi extra UE (+6%). Secondo i rilevamenti Istat, su base annua la crescita dell’export interessa tutti i settori e quasi tutti i principali paesi partner. Tra i principali settori che contribuiscono maggiormente all’aumento dell’export vi sono: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+36,2%), macchinari e apparecchi (+13,9%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+15,5%) e prodotti alimentari, bevande e tabacco (+19,8%).
L’import, invece subisce una contrazione (-2,2%), riportandosi ai livelli di aprile, a causa della componente energetica. Nel mese di settembre 2022 i prezzi all’importazione crescono dello 0,1% su base mensile e del 20,3% su base annua (era +21,5% ad agosto).

Il disavanzo commerciale dei primi nove mesi dell’anno ha superato i 31 miliardi di euro condizionato da un deficit energetico di oltre 85 miliardi. In negativo anche i beni intermedi con un deficit di quasi 19 miliardi.

A settembre, il disavanzo commerciale è pari a -6.454 milioni di euro, a fronte di un avanzo di 1.440 milioni dello stesso mese del 2021. Il deficit energetico raggiunge, in valore assoluto, i 12.435 milioni (era -4.529 milioni un anno prima) ma l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici, pari a 5.982 milioni, è elevato e sul livello di settembre 2021 (5.969 milioni).

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