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I mercati in Asia finiscono l’anno su una nota di ottimismo

Sull’anno il progresso è modesto (sarebbe più consistente includendo il Giappone) ma, a livello di borse mondiali, la performance è del tutto soddisfacente.

I mercati in Asia finiscono l’anno su una nota di ottimismo
Molti mercati asiatici erano chiusi oggi – Giappone, Corea del Sud, Thailandia, Indonesia, Filippine e Vietnam – ma i rimanenti hanno permesso all’indice regionale – MSCI Asia Pacific escluso Giappone – di mettere a segno un altro progresso, di circa lo 0,2%. Questo indice registra un p/e relativamente basso: 13,3. Sull’anno il progresso è modesto (sarebbe più consistente includendo il Giappone) ma, a livello di borse mondiali, la performance è del tutto soddisfacente. L’indice MSCI All Countries (p/e 17,9) è cresciuto del 20% nel 2013, e la capitalizzazione delle borse del mondo è aumentata di ben 9 trilioni di dollari.

L’euro sale ancora e sfiora quota 1,38 mentre lo yen si mantiene a quota 105 e si avvia a registrare il più grosso deprezzamento annuo dal 1979. Da notare il nuovo record di apprezzamento dello yuan cinese, che in corso di seduta ha registrato 6,049 contro dollaro. Il petrolio è sceso leggermente sotto quota 100 e segna 99,4 $/b (111,4 il Brent). L’oro chiude un anno ignominioso sotto quota 1200, a 1198 $/oncia.

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