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Grecia: slitta a domani la richiesta a Bruxelles

La lettera di Atene all’Eurogruppo arriverà solo domani – Juncker: “Lavoriamo a un’estensione del programma esistente in modo da allungare i tempi fino all’estate” – Ma Schaeuble non ci sta: “Non si fa nulla senza riforme”

Grecia: slitta a domani la richiesta a Bruxelles

Tutto rinviato: la Grecia presenterà all’Eurogruppo la sua richiesta di estensione del prestito soltanto domani. Lo riferisce un funzionario governativo. In precedenza, il portavoce del’Esecutivo, Gabriel Sakellaridis, aveva annunciato dai microfoni della alla tv Antenna che oggi il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis avrebbe inviato una lettera con le richieste di Atene (si era parlato di una proroga di sei mesi) al presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem entro oggi. 

A chi gli aveva chiesto se il testo base della nuova richiesta fosse quello già respinto da Dijsselbloem nel corso della riunione di lunedì (il cosiddetto programma Moscovici, dal nome del commissario europeo agli Affari economici, autore del tentativo di mediazione), il portavoce ha replicato che le deliberazioni puntano a trovare un terreno comune. Penso che siamo a buon punto – ha aggiunto –. Veniamo al tavolo per trovare una soluzione”. In ogni caso, Sakellaridis ha ribadito anche che il governo di Atene non avrebbe fatto marcia indietro sulle “linee rosse” che considera non negoziabili.

Lo schema Moscovici prevedeva un piano di transizione di quattro mesi, accettabile per Atene (che pure sembra orientata a chiedere una proroga più ampia, pari a un semestre), ma respinta due giorni fa da Dijsselbloem, che ne ha presentato un’altra, molto più rigida. Proprio causa di questa contrapposizione i negoziati di lunedì si sono risolti in un nulla di fatto.

“Sto lavorando insieme a Dijsselbloem per raggiungere un’estensione del programma esistente, in modo da allungare i tempi fino all’estate”, ha detto il presidente della commissione Ue, Jean Claude Juncker, al settimanale WirtschaftsWoche, precisando che l’obiettivo è di dare più tempo ai rappresentanti dell’Eurozona e ai greci per concordare un nuovo programma di riforme e di crescita per Atene.

Dal ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, è arrivato però un altro segnale di chiusura: l’estensione del programma di aiuti alla Grecia “non è accettabile – ha detto – e non sarà accettato senza l’impegno della Grecia a realizzare le riforme concordate”.

La data di oggi, in ogni caso, rimane decisiva per Atene, poiché la Bce deciderà se confermare, negare o estendere l’Ela, il programma di supporto alle banche del Paese, senza il quale gli istituti ellenici rischierebbero di trovarsi, a breve, privi di liquidità. Anche in questo caso le pressioni maggiori per la non estensione del programma vengono dalla Germania.

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