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First Cisl, il nuovo sindacato delle banche

Il segretario generale di First Cisl Giulio Romani sottolinea come i tempi siano maturi per “sperimentare forme di condivisione del governo dei processi e della governance delle imprese” e sulla trattativa sul rinnovo del contratto bancari spiega che il maggior successo dei sindacati è sul piano della tutela occupazionale

First Cisl, il nuovo sindacato delle banche

“Allargare la rappresentanza allo scopo di dare il più ampio contributo alla costruzione di soluzioni condivise con tutti gli altri attori dello scenario sindacale, datoriale, politico, economico”. Questo uno dei passaggi chiave dell’intervento di Giulio Romani segretario generale di First Cisl, nuovo sindacato del settore finanziario e del credito nato dall’unione di Fiba Cisl e Dircredito e presentato oggi a Roma al The Church Palace.

Il segretario Romani ha spiegato che oggi i tempi sono maturi per “sperimentare forme di condivisione del governo dei processi e della governance delle imprese. I lavoratori – ha spiegato Romani – accettano che una parte del loro contributo sia remunerata in base all’andamento aziendale, ma pretendono di poter contribuire con il proprio apporto di intelligenza e competenza a determinare le scelte di cui dovranno comunque subire e gestire le ricadute”.

Quanto alla situazione sindacale all’interno del settore del credito il segretario Romani ha discusso sulle ipotesi federative ripercorrendo il modello della vecchia FLB. Romani ha sottolineato come l’idea di una federazione sindacale unitaria, che muova a partire dalle organizzazioni confederali sia un’ipotesi su cui discutere. Ma Romani e tutti gli attori presenti in sala ci tengono a chiarire che l’idea è ben diversa dal tipo di ‘sindacato unico‘ ipotizzato qualche giorno fa da Renzi: non un sindacato a servizio del Governo o di chi lo gestisce bensì un’unità di strategie da raggiungere con il confronto fra gli stessi sindacati.

Un altro tema di estrema attualità è quello relativo alle banche e in particolare al contratto dei bancari. Alla nostra domanda su quale fosse stata la principale vittoria delle sigle sindacali nella difficile trattativa con Abi il segretario Romani non ha dubbi: la tutela occupazionale con l’istituzione della piattaforma che si pone l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro nelle imprese di settore e anche la riduzione della penalizzazione del salario di ingresso per i neo assunti che è passata da 18 al 10%.

Archiviato il rinnovo del contratto Abi, per i sindacati è alle porte una nuova sfida che metterà nuovamente a dura prova il settore: la stagione delle fusioni fra banche. Su questo punto si è voluto soffermare il segretario aggiunto First Cisl Maurizio Arena spiegando che “la crisi finanziaria ed economica ha modificato profondamente lo scenario e tutti noi siamo consapevoli che è alle porte una ulteriore profonda ristrutturazione dei processi organizzativi e distributivi delle banche. In questo scenario – ha aggiunto Arena – abbiamo individuato le ragioni di FIRST. Partendo da valori condivisi e da una forte esigenza di cambiamento, intendiamo giocare d’anticipo per affrontare il futuro, meglio strutturati, più forti e sempre e solo nell’interesse dei lavoratori e delle peculiarità professionali”.

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