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Esodati, altri 8.900 da salvare fra 2013 e 2014

Il costo aggiuntivo per lo Stato sarebbe di 440 milioni di euro, ma al momento il governo ha stanziato in manovra solo 100 milioni per gli esodati nel 2013.

Esodati, altri 8.900 da salvare fra 2013 e 2014

La platea degli esodati si allarga. Nel biennio 2013-2014 altri 8.900 lavoratori matureranno il diritto alla pensione e dovranno essere salvaguardati per evitare che restino senza alcun reddito (né stipendio né assegno previdenziale) a causa delle nuove regole introdotte l’inverno scorso dalla riforma firmata da Elsa Fornero. Si tratta di persone escluse da quei 120mila lavoratori finora “salvaguardati” dal governo con uno stanziamento di circa 9 miliardi. Il costo aggiuntivo per lo Stato sarebbe di 440 milioni di euro. 

A rivelarlo sono i dati Inps presentati ieri proprio dal ministro del Lavoro alla Commissione Lavoro della Camera. La notizia è stata divulgata da Giuliano Cazzola, esperto di previdenza e componente per il Pdl della commissione competente a Montecitorio. 

Intanto, sembra che il governo stia lavorando per far decadere il progetto di legge bipartisan che prevedeva un più consistente ampliamento della platea degli esodati e un ritorno alle pensioni di anzianità, perché non sostenibile dal punto di vista finanziario e rigettato dalla Ragioneria per mancanza di coperture. 

La tutela per i nuovi 8.900 esodati sarà invece inserita, attraverso un fondo ad hoc, in una o più norme della legge di stabilità in discussione. Al momento il governo ha stanziato in manovra 100 milioni per gli esodati nel 2013. Ne mancherebbero ancora 340 fino al 2014.

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