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Dl crescita 2.0: c’è spazio anche per l’export

Nella presentazione del dl crescita 2.0 ci sono anche due articoli che riguardano l’internazionalizzazione: in particolare il sostegno all’internazionalizzazione delle startup innovative e l’istituzione del Desk Italia per l’attrazione degli investimenti esteri in Italia.

Dl crescita 2.0: c’è spazio anche per l’export

C’è spazio anche per l’internazionalizzazione nel dl crescita 2.0 presentato ieri dal governo.In particolare due articoli riguardano questa materia: l’art. 30 sul sostegno all’internazionalizzazione delle startup innovative e l’art. 35 sull’istituzione del Desk Italia per l’attrazione degli investimenti esteri in Italia. Vediamoli più da vicino.

Sostegno all’internazionalizzazione delle startup innovative

Vengono incluse anche le imprese startup innovative operanti in Italia tra quelle beneficiarie dei servizi messi a disposizione dall’Agenzia ICE per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e dal Desk Italia.

La disposizione individua puntualmente tali servizi: l’assistenza in materia normativa, societaria, fiscale, immobiliare, contrattualistica e creditizia, l’ospitalità a titolo gratuito alle principali fiere e manifestazioni internazionali, e l’attività volta a favorire l’incontro delle startup innovative con investitori potenziali per le fasi di early stage capital e di capitale di espansione.

Sportello Unico per l’Attrazione di Investimenti Esteri (Desk Italia)

Viene costituito un unico punto di coordinamento stabile, tempestivo ed efficace per i soggetti imprenditoriali a cui potranno far riferimento i soggetti imprenditoriali che abbiano intenzione di realizzare investimenti di tipo produttivo e industriale sul territorio italiano. Lo sportello farà capo al ministero dello Sviluppo economico e coordinerà tutti gli altri soggetti che operano nel settore, avvalendosi anche del supporto di personale proveniente dall’ICE e dall’Agenzia INVITALIA, senza generare così ulteriori oneri per la finanza pubblica. La promozione del made in Italy sui mercati internazionali sarà rafforzata grazie al fatto che Simest potrà partecipare al capitale di apposite società commerciali aventi sede anche in Italia.

 

 

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