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Dijsselbloem: “Grecia, ristrutturazione debito non è tabù”

Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo in un’intervista Le Monde che segna una clamorosa svolta: “La discussione sulla riduzione del debito della Grecia non è un tabù. La sola cosa che è politicamente impossibile è la cancellazione del suo valore nominale”.

Dijsselbloem: “Grecia, ristrutturazione debito non è tabù”

La ristrutturazione del debito greco non è un tabù. Lo sostiene il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, intervistato su Le Monde, aggiungendo che “negli ultimi giorni sono strati fatti dei progressi nei negoziati”.

“La discussione sulla riduzione del debito della Grecia – dice Dijsselbloem – non è un tabù. La sola cosa che è politicamente impossibile è la cancellazione del suo valore nominale. Tuttavia la discussione sul debito sarà tenuta solo quando il secondo programma sarà completato”. Secondo Dijsselbloem, anche “se è molto presto per un accordo finale l’11 maggio nessuno nell’Eurozona sta discutendo di un altro scenario che è quello di offrire alla Grecia gli strumenti per un futuro indipendente dal punto di vista finanziario all’interno dell’Eurozona”.

Dijsselbloem precisa che da un punto di vista politico la data finale di una discussione tra la Grecia e i suoi creditori “è la fine di giugno, quando un secondo programma di aiuti si concluderà, anche se un’altra data finale potrebbe porsi se i problemi di liquidità diventeranno molto seri per Atene. Ma non vogliamo arrivare a questo”. A questo proposito Dijsselbloem chiarisce che non ci sono contrasti tra Bruxelles e il Fmi e che la riduzione del debito non è un tabu’.

“E’ vero – spiega Dijsselbloem – che c’è un legame tra il livello del surplus primario a cui la Grecia deve arrivare quest’anno, le riforme strutturali, che sono in corso di negoziazione, e la sostenibilità del debito a lungo termine. All’Eurogruppo del novembre 2012 noi abbiamo detto che se la Grecia rispetta tutti i suoi impegni, terminerà il programma, ma se il debito non sarà più sostenibile bisognerà andare più lontano. La discussione sull’alleggerimento del debito non è un tabù. La sola cosa impossibile è una cancellazione del suo valore nominale”, che è di 320 miliardi di euro. 

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