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Castello del Buonconsiglio: quadri, velluti e ricami tra Quattro e Cinquecento

Una mostra allestita al Castello del Buonconsiglio di Trento che racconta l’affascinante storia dei preziosi manufatti tessili eseguiti tra la seconda metà del XV secolo e primi decenni del XVI secolo in Italia e nell’Europa del Nord. FILI D’ORO E DIPINTI DI SETA. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento fino al 3 novembre 2019.

Castello del Buonconsiglio: quadri, velluti e ricami tra Quattro e Cinquecento

Capolavori in velluto con ricchi ricami in seta e oro prodotti nei centri che all’epoca assicuravano un assoluto grado di perfezione tecnica e formale, come Firenze, Venezia e Milano. Si evidenzia: il preziosissimo parato di papa Niccolò V del Museo del Bargello di Firenze, commissionato nel 1450 dalla città di Siena e donato al pontefice in occasione della canonizzazione di San Bernardino, il cappuccio di piviale del Castello Sforzesco di Milano, appena restaurato e decorato con un ricamo per il cui disegno preparatorio è stato fatto il nome del grande Botticelli.

La mostra Fili d’ oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento è la prima iniziativa che approfondisce questa particolare categoria di lussuosi tessuti ricamati ancora presenti nelle aree dell’intero arco alpino, a suo tempo creati sia per la committenza religiosa che laica ma sopravvissuta fino ad oggi grazie alla lungimirante attività di conservazione della Chiesa e alla passione di molti collezionisti. Testimonianze artistiche che valorizzano una produzione di opere che, pressoché sconosciuta, che per comprendere l’altissimo livello raggiunto dalle botteghe di tessitori e ricamatori italiani al “tramonto del Medioevo” anche grazie all’introduzione di innovative soluzioni imprenditoriali.

Dalmatica, fine XV sec – inizio XVI sec., velluto, ricami con filati di seta e oro filato, manifattura delle Fiandre, Trento, Castello del Buonconsiglio

Nelle sale del Castello del Buonconsiglio di Trento troviamo una quarantina di paramenti sacri, una selezione di dipinti su tavola che ne illustrano funzioni e fogge, in parte presenti nelle collezioni del museo e in parte ottenute in prestito da parrocchie, da Musei diocesani e da istituzioni prestigiose come il Castello Sforzesco di Milano, la Galleria degli Uffizi, il Museo Correr e Palazzo Mocenigo di Venezia, i Civici Musei di Padova, il Museo Nazionale del Bargello di Firenze, l’Accademia Carrara di Bergamo, il Museo di Palazzo Madama di Torino, il Museo del Tessuto di Prato, la Pinacoteca Ala Ponzone di Cremona, Castelvecchio di Verona ed altri ancora.

Immagine di copertina: Manifattura lombarda, 1490-1510, piviale di San Vincenzo, tessuto laminato in oro, argento e seta policroma, Bergamo, Fondaz. Bernareggi (dettaglio).

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