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Capitale cultura 2021. Procida ci prova

Oggi, martedi 4 febbraio a Napoli la candidatura ufficiale. La specificità di una piccola isola al centro del Mediterraneo, accogliente e seducente.

Capitale cultura 2021. Procida ci prova

La prima notizia è che un’isola si candida a Capitale italiana della cultura 2021. La seconda è che Procida è unanimemente riconosciuta come luogo dell’accoglienza, della cultura, della sostenibilità. Il dolce approdo, “l’isola dell’anima” del golfo di Napoli seduttrice di viaggiatori, scrittori, artisti di ogni epoca. Ho tanti amici a Procida e la responsabilità di “ Procidare “, il periodico dell’ Associazione  “ La Procida che vorrei “. Dico , quindi, per rispetto di chi legge, di avere a cuore le sorti di una competizione così complessa. Ma Procida va raccontata comunque e mi esporrei alla critica contraria di rinunciare al privilegio del cronista se me ne privassi. Nei fatti l’isola sogna la successione a Parma capitale 2020 e tra un mese presenterà al Ministero per i Beni e le Attività  Culturali il dossier specifico. Sarebbe la prima volta di un sito in mezzo al mare. In gara ci sono altre 42 città. 5 sono della Campania : Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Teggiano e sono I primi rivali da battere. Sportivamente ,  s’intende. Il Sindaco Dino Ambrosino e la sua squadra di assessori appaiono i più  risoluti a farsi valere in un confronto nazionale. Andrà bene ? Tutti incrociano le dita :  quanta forza ci vuole.Qualunque sarà il verdetto della Commissione -intermedio delle prime 10 o  finale-lo sforzo di una comunità di 10 mila abitanti resterà a lungo nella memoria di chi ci vive, di chi ci viene a soggiornare, di quelli che la onorano come possono. 

Martedì mattina 4 febbraio nella sede dell’Area metropolitana di Napoli la candidatura sarà presentata ufficialmente. Il percorso è cominciato con un Comitato Promotore formato da realtà istituzionali e associative pubbliche e private. Agostino Riitano, già project manager supervisor di Matera Capitale Europea della Cultura 2019,è il Direttore della designazione : “Per la creazione di un progetto come quello della Capitale Italiana della Cultura è importante attivare l’intelligenza collettiva della comunità. Un progetto che è innanzitutto lo sviluppo di un’azione di innovazione culturale e sociale per la comunità procidana.” Le cose si muovono e le valutazioni finali a Roma terranno conto delle potenzialità complessive delle candidate.Sarà una battaglia anche green, commerciale, enogastronomica. Cose che pungolano la sensibilità di chi è abituato a convivere con turisti, marinai, naviganti di ogni tipo. Ce la possono fare ad essere primi . In poco tempo hanno inventato “Procida Immagina”, percorso di co-creazione partecipata. In pratica 3 tavoli di lavoro su inclusione sociale e accessibilità, giovani e nuove tecnologie, turismo culturale e destagionalizzazione. L’artista Paolo Altieri e la sua Altieri associati/communication ha curato il logo e immagine della candidatura. Il Comune è andato alla cattura di partner lontani , ma vicini come l’ANCIM, Associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori. È chiamata  ad una collaborazione per cercare di far primeggiare una pezzetto importante e strategico d’Italia :un’isola ,appunto.

Si pensa anche ai soldi. Il sindaco Ambrosino non è ammaliato dal milione di euro che verrà assegnato alla città vincitrice. Certo fa comodo, e ci mancherebbe altro, soprattutto perché ha ereditato un pesante deficit comunale che non vuole ricreare . Anche per questo, dice, dalle isole minori arriveranno ospiti cittadini per“generare un pensiero critico dal basso sulle politiche e la produzione culturale”. Nessuno spreco. Proviamo a creare un modello di sostenibilità che diventi la carta vincente per il titolo 2021 ? E il mare ? La sfida , chiusa nei confini isolani, è per il museo Museo Civico . Prestate oggetti e ricordi, cari concittadini, che  il 3 marzo inauguriamo un luogo di memorie e ricordi, dicono in Comune. Il conto alla rovescia ,insomma, non è breve, ma è partito. Da martedì si spera anche che la commissionedi esperti che studierà i dossier opterà per “ una prima volta “. 

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