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Cala, più delle attese, la produzione industriale italiana

Deludenti i dati dell’Istat: a settembre la produzione industriale del nostro Paese ha registrato la flessione maggiore dal dicembre 2008 (-4,8%). L’unico settore in crescita è quello dell’energia.

Cala, più delle attese, la produzione industriale italiana

Si è registrato il calo maggiore dal dicembre 2008 per la produzione industriale italiana: -4,8% a settembre 2011. Lo ha dichiarato l’Istat, rivedendo inoltre a ribasso i dati di agosto, da 4,3% a 3,9%. L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi è diminuito del 2,7% rispetto al settembre 2010 e al +4,7% di agosto di quest’anno.

Secondo l’analista di Intesa Sanpaolo, Anna Maria Grimaldi, la produzione è crollata nel terzo trimestre in tutta Europa e per quanto il rallentamento dell’Italia, forse è anche “più forte di Francia e Germania, ma c’è anche una correzione rispetto al dato di agosto, che soffre di alta stagionalità”.

L’Istat ha comunicato inoltre che l’unico indice destagionalizzato a registrare una crescita è quello dell’energia (+6,7%) mentre le diminuzioni tendenziali maggiori si osservano nell’industria tessile, nell’abbigliamento, pelli e accessori (-12,7%) e della fabbricazione dei prodotti chimici (-9,3%).

Considerando solo il terzo trimestre la flessione complessiva della produzione industriale è dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

Questa mattina la Commissione europea ha rivisto a ribasso le sue stime di crescita per l’Italia: +0,5% per il 2011, rispetto lo 0,7% previsto a settembre.

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