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Banche, Abi e sindacati ancora lontani

Ieri pomeriggio a Roma si è tenuto l’atteso incontro tra l’Abi e i sindacati nazionali del credito che avrebbe dovuto entrare nel vivo della partita dopo l’insediamento del nuovo Comitato per gli affari sindacali e del lavoro: le parti sembrano però ancora lontane.

Banche, Abi e sindacati ancora lontani

Nella delicata partita sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari, Alessandro Profumo ha confermato la linea del suo predecessore Francesco Micheli. Ieri pomeriggio a Roma, secondo quanto scrive MilanoFinanza, si è infatti tenuto l’atteso incontro tra l’Abi e i sindacati nazionali del credito che avrebbe dovuto entrare nel vivo della partita dopo l’insediamento del nuovo Comitato per gli affari sindacali e del lavoro.

I contenuti dell’incontro, sono stati sostanzialmente in linea con le indiscrezioni riportate nei giorni scorsi. Da un lato l’Abi ha ribadito che il sistema bancario italiano sta attraversando un fase di profonda crisi che impone agli istituti rigorose politiche di austerità.

Lo studio prevederebbe 12 mila esuberi per il prossimo triennio a causa soprattutto del calo verticale dei profitti e della necessità di contenere i costi. Dopo la presentazione Profumo avrebbe proposto di prorogare la scadenza del contratto dal 30 settembre al 28 febbraio 2015 e di trasformare gli elementi distinti di retribuzione (Edr) in retribuzione solo a partire dal primo marzo.

L’ipotesi di una proroga però non è piaciuta ai segretari nazionali Lando Sileoni (Fabi), Giulio Romani (Fiba), Agostino Megale (Fisac) e Massimo Masi (Uilca), solo per citare i principali interlocutori di Palazzo Altieri nella partita.

La prossima riunione del tavolo è convocata per mercoledì prossimo 24 settembre, mentre presto le sigle potrebbero convocare i propri direttivi nazionali per prendere posizione sulla vicenda degli elementi distinti di retribuzione.

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