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Vendemmia italiana in calo del 14%

Il dato di Assoenologi è legato a doppio filo al clima avverso registrato in estate – La Francia salirà al primo posto tra i produttori europei di vino e la Spagna si piazzerà in terza posizione, alle spalle del nostro paese.

Vendemmia italiana in calo del 14%

L’Associazione Enologi Enotecnici Italiani nel suo ultimo rapporto ha stimato le perdite produttive legate al clima avverso che ha colpito il nostro paese negli ultimi mesi: la flessione sarà intorno al 14% perché le piogge eccessive hanno compromesso la vendemmia.

La produzione dovrebbe aggirarsi sui 41,6 milioni di ettolitri e favorirà il sorpasso francese, in quanto i vignerons quest’anno potranno contare su eccellenti risultati quantitativi nella zona di Bordeaux e arrivare a 46,93 milioni di ettolitri, con un incremento che il Governo francese ritiene sarà dell’11% rispetto all’anno precedente. La Spagna invece scenderà dal primo a terzo posto della graduatoria dei big: la sua produzione era al record di 53,55 milioni di ettolitri lo scorso anno e secondo il suo ministro dell’Agricoltura accuserà un calo a 39,44 milioni.

In Italia la piovosità è stata del 73% superiore rispetto alla media degli ultimi anni e ha fornito il terreno favorevole alle muffe e alle malattie della vite. In Veneto la flessione sarà del 15%, a 7,78 milioni di ettolitri, mentre in Emilia Romagna si attende un calo del 10%, a 6,66 milioni. Del 10% sarà anche la riduzione in Piemonte, dove non si andrà oltre 2,33 milioni di ettolitri. In aumento sarà il prodotto in Toscana (2,7 milioni) mentre i risultati peggiori si vedranno in Puglia (4,73 milioni di ettolitri, giù del 20%) e soprattutto in Sicilia (5,1 milioni, meno 30%).

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