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Ue, Rehn: Olanda rispetti obiettivo 3% deficit

Gli euroscettici del Pvv, dopo aver fatto cadere il governo di Rutte, vorrebbero rinegoziare l’obiettivo del 3% di deficit al 2013 previsto dal six-pack – Ma il portavoce di Rehn taglia corto: “I governi passano, ma gli impegni restano”.

Ue, Rehn: Olanda rispetti obiettivo 3% deficit

Indietro non si torna e le regole non si cambiano. “Il governo olandese si è assunto degli impegni, e questi impegni non possono essere modificati senza una discussione interna all’Europa”. Il portavoce del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, commenta così la crisi di governo in Olanda, dove l’Esecutivo è caduto per le misure di austerity adottate.

Gli euroscettici del Pvv, il partito di estrema destra guidato da Geert Wilders, hanno fatto mancare il loro appoggio al governo di Mark Rutte, in aperta polemica. 

con le politiche di riduzione della spesa pubblica. Il Pvv vorrebbe rinegoziare l’obiettivo del 3% di deficit al 2013 previsto dal six-pack, lo strumento di governance dell’Europa approvato recentemente dal Consiglio europeo.

Ipotesi che in Commissione a Bruxelles non prendono nemmeno in considerazione: “Quello definito non è un sistema cieco e il six pack non è uno strumento stupido”, taglia corto Amadeu Altafaj, portavoce di Rehn. “Il consolidamento finanziario è la precondizione per una crescita sostenibile”.

Poi, ricorda ancora Altafaj, “il six-pack, con tutto ciò che con questo si prevede, non è stato adottato da Bruxelles, ma da tutti i governi dei paesi dell’Ue. I Paesi Bassi, dunque, non pensino di modificare le regole del gioco. Nelle democrazie i governi cambiano, ma le decisioni sono state prese e gli impegni sono stati assunti”.

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