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Ue, Grecia: accordo entro la settimana

Lo ha chiesto il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, al termine del vertice di ieri a Bruxelles – Dopo il summit, riunione con Papademos, Junker, Barroso e Asmussen della Bce.

Ue, Grecia: accordo entro la settimana

L’accordo fra la Grecia e i suoi creditori privati per la ristrutturazione del debito deve arrivare “entro la fine della settimana”. E i governi dell’Eurozona devono essere pronti al più presto a fare la loro parte. La richiesta è arrivata direttamente presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy: “Invitiamo i ministri delle Finanze della zona euro – ha detto – ad adottare tutte le misure necessarie per applicare l’accordo con il settore privato e per adottare il nuovo programma di prestiti da 130 miliardi di euro entro la fine della settimana”.

Al termine del vertice di ieri a Bruxelles, diversi i principali europei si sono riuniti a discutere della situazione con il premier greco Lucas Papademos e un rappresentante della Banca centrale europea, Jorg Asmussen. Stando a quanto riferito da diplomatici, erano presenti Van Rompuy, il Presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, e quello della Commissione, Jose Manuel Barroso.

Da Papademos è poi arrivata una rassicurazione: la Grecia non chiederà aiuti supplementari oltre ai 130 miliardi di euro. Nella conferenza stampa che ha seguito l’incontro, il primo ministro ellenico ha detto di aver informato i suoi partner sui “grandi progressi” realizzati” nei negoziati con i creditori privati della Grecia: “Il nostro obiettivo – ha concluso Papademos – è trovare un accordo simultaneo” con il settore privato e pubblico.

Atene sta trattando con i creditori privati per ottenere una riduzione del suo debito di oltre 100 miliardi di euro, condizione necessaria per nuovi prestiti da parte dei governi dell’eurozona e del Fondo monetario internazionale. Il Presidente francese Nicolas Sarkozy si è detto fiducioso sulla possibilità che l’intesa sia siglata a breve, ma secondo diverse fonti europee il taglio di 100 miliardi potrebbe non bastare. Alcuni sostengono che sarà necessario inviare aiuti almeno per 145 miliardi di euro.

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