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Torna Btp Italia, nuova emissione dal 15 al 18 maggio

Attesa per il 15 maggio, data in cui partirà l’undicesima edizione del titolo di Stato italiano legato all’inflazione e pensato per i piccoli risparmiatori. Cambia la durata dello strumento finanziario rispetto al passato, sei anni invece di otto. Attesa per la definizione del tasso reale annuo minimo garantito, che sarà comunicato il 12 maggio.

Torna Btp Italia, nuova emissione dal 15 al 18 maggio

Il Ministero dell’Economia ha annunciato che da lunedì 15 maggio fino a giovedì 18 maggio avverrà l’emissione del Btp Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione dell’Italia. 

A differenza delle precedenti emissioni, la durata dei Btp sarà a sei anni (fino al 2023). Il più lungo orizzonte temporale delle ultime edizioni – 8 anni – risultava di minor interesse per gli investitori: impiegare i risparmi così a lungo mette a rischio sui tassi, nonostante il capitale sia garantito a scadenza. 

Le cedole del Btp Italia saranno semestrali ed indicizzate all’indice di inflazione Foi (collegato all’indice ISTAT dei prezzi al consumo pr le Famiglie di Operai e Impiegati). I titoli che saranno emessi assicurano contro il rischio di deflazione, visto che in tal caso le cedole effettivamente pagate non saranno comunque inferiori al tasso reale garantito definitivo, che sarà specificato il 12 maggio. Il rischio di deflazione è comunque mitigato dalla ripresa dei prezzi: in Italia, nel mese di aprile, il costo della vita è salito ai massimi degli ultimi quattro anni, +1,8%

Gli analisti valutano positivamente il Btp Italia, essendo l’unico titolo che prevede un premio fedeltà per chi lo porta fino a scadenza. 

Non cambierà invece la modalità di collocazione. Il Tesoro utilizzerà la piattaforma elettronica Mot di Borsa Italiana. L’emissione sarà acquistabile sia in banca che tramite l’home banking. 

Due le fasi previste: la prima – 15 – 17 maggio – dedicata ai piccoli risparmiatori e ai privati (la cui domanda sarà integralmente soddisfatta senza alcun tetto massimo), la seconda – mattinata del 18 maggio – invece sarà riservata agli investitori istituzionali, per i quali è prevista la possibilità di un riparto se gli ordini risulteranno superiori all’offerta stabilita dal Tesoro.

 

 

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