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SocGen, continua l’altalena alla Borsa di Parigi

Société Générale, la seconda banca francese e uno dei colossi europei del credito, perdeva il 2,3% intorno alle 12:30 – E’ ormai sotto del 40,37% da un mese a questa parte – SocGen è particolarmente esposta sulla Grecia, ma anche “vittima” di speculazioni e notizie senza controllo sulla Rete.

Ancora sotto tiro a Parigi il titolo Société Générale, la seconda banca francese per capitalizzazione, dopo Bnp Paribas. Successivamente al tracollo di ieri (-14,7%), stamani l’azione aveva cominciato alla grande, arrivando a guadagnare fino al 7%. Poi, inesorabile, è arrivata l’inversione di tendenza. Intorno alle 12:30 il titolo, che si attestava sui 22,73 euro, cedeva il 2,3%.
SocGen ormai si trova sotto del 21,79% rispetto a una settimana fa e del 40,37% al confronto con l’11 luglio. Il colosso bancario francese soffre di una forte esposizione sulla Grecia e in particolare sui bond ellenici, acquisiti quando Atene era la tigre economica del Sud Europa. Lo scorso 3 agosto ha presentato i dati relativi al secondo trimestre dell’anno, archiviato con un utile netto di 747 milioni di euro, in calo del 31%, invece dell’oltre miliardo previsto alla vigilia dagli analisti. All’origine del ridimensionamento dei profitti la svalutazione (di 395 milioni) dei titoli di Stato greci.
Altra causa dei problemi di SocGen è anche la debolezza attuale della Francia nei mercati, sulla scia dei timori che Standard & Poor’s le declassi il debito (attualmente Parigi puo’ vantare la tripla A). I movimenti speculativi sull’azione SocGen hanno avuto inizio da qualche giorno, dopo che il Mail on Sunday, edizione domenicale del Daily Mail, aveva pubblicato un articolo dove definiva SocGen “una banca sull’orlo del disastro”, come dire del fallimento. Ieri sera la redazione si è scusata ufficialmente con i vertici del gruppo francese, scrivendo in una nota che “quanto abbiamo scritto non è vero”. Ma pubblicazione dell’articolo sul sito britannico aveva già scatenato un vortice di notizie e messaggi allarmanti sulla Rete.

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