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Scuola, accordo al ribasso sulle nuove assunzioni

E’ stato approvato in commissione alla Camera un emendamento al decreto semplificazioni che si limita a confermare l’organico attuale delle scuole – Eventuali nuove assunzioni arriveranno solo in seguito attraverso un fondo permanente in capo al Miur – Scompaiono le nuove tasse su birra e alcolici, ma il Tesoro può ancora variare il prelievo sui giochi.

Tanti saluti ai nuovi 10 mila posti di lavoro nella scuola italiana, ma almeno i precari potranno bere per dimenticare la fugace speranza d’un concorso. Il riferimento numerico è scomparso dall’emendamento più controverso del nuovo decreto semplificazioni, portando via con sé anche il paventato aumento delle accise sugli alcolici. I rincari erano stati pensati proprio per finanziare le nuove assunzioni.

Alla fine però l’accordo è arrivato lo stesso e ha riconciliato proprio tutti: Governo, maggioranza e perfino parte dell’opposizione. Solo la Lega ha votato contro. L’ultima versione del testo è stata approvata nel primo pomeriggio dalle commissioni Affari costituzionali e Attività produttive della Camera e si limita a confermare l’organico attuale delle scuole. Tuttavia, “i risparmi di spesa che si conseguiranno nel Miur – ha spiegato Andrea Lulli (Pd) – potranno esser trasferiti nell’assunzione di personale”.

Non c’è alcuna stabilizzazione dei precari – ha ribadito l’ex ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini – ogni tre anni verrà calcolato il fabbisogno personale sulla base della popolazione scolastica”, vale a dire del numero degli studenti. Quanto al fondo per il merito e la qualità in capo al Miur, “diventerà permanente”. E proprio a questo fondo si ricorrerà per eventuali nuove assunzioni.

Rimane però una scappatoia: il Miur potrà contare anche su risorse esterne grazie al ministero dell’Economia che, attraverso i Monopoli di Stato, potrà variare il prelievo sui giochi.

Il testo dovrà ora passare al vaglio della commissione Bilancio, poi le due commissioni di merito si riuniranno nuovamente per dare il mandato al relatore e il provvedimento approderà in Aula alle 16.

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