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Salvini a Cernobbio: “Manovra di crescita ma nel rispetto delle regole”

VIDEO Il ministro dell’Interno è intervenuto al Forum Ambrosetti di Cernobbio sul tema dell’Europa e dei migranti, cogliendo anche l’occasione per smorzare i toni sul caso Diciotti: “Non c’è nessun golpe. Non sono al di sopra della legge, quindi collaborerò con i magistrati e aspetterò la sentenza” – Nel discorso un accenno alla manovra: “Le politiche di austerità hanno avuto come risultato l’aumento del debito pubblico italiano di 253 miliardi” – VIDEO.

Salvini a Cernobbio: “Manovra di crescita ma nel rispetto delle regole”

“Sarà una manovra di crescita, perché la decrescita felice non esiste al mondo, ma faremo di tutto per rispettare i vincoli esterni”. Smorza leggermente i toni il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite al Forum Ambrosetti The European House di Cernobbio dopo alcuni giorni particolarmente intensi, tra il caso Diciotti e la sentenza sui fondi della Lega. L’establishment presente sulle rive del lago di Como gli impone qualche riflessione un po’ più legata al mondo economico e all’imminente manovra di Bilancio che il Governo è chiamato produrre, per la prima volta da quando è in carica. “Le politiche di austerità degli ultimi anni hanno avuto come risultato quello di aumentare il debito pubblico, in Italia, di ben 253 miliardi di euro”, ha detto il vicepremier, che ha anche confessato alla platea dei big di Cernobbio di sperare di ripresentarsi tra un anno “nella stessa veste, perché credo poco ai sondaggi che leggo in giro. Oggi il Corriere dà la Lega al 33%, ma io spero di continuare a governare e di farlo per cinque anni. I sondaggi che mi interessano sono quelli che leggerò tra cinque anni, non ho intenzione di andare all’incasso oggi. Faccio durare il Governo per cinque anni”.

Salvini è intervenuto nel panel della tarda mattinata, quello dedicato al tema dell’Europa e del Mediterraneo. E così, ha snocciolato numeri e strategie sul tema a lui più caro, quello dell”immigrazione e della crescita demografica: “Nel 2100 nel mondo vivranno oltre 11 miliardi di persone. Un aumento di più di 4 miliardi, eppure l’Europa sarà meno popolata: il saldo di Germania e Francia sarà attivo, mentre perderanno abitanti Spagna e Italia. In Italia ci saranno, secondo le previsioni, ben 6 milioni di persone in meno”. Poi arriva al punto: “Il continente africano invece passerà dagli attuali 1,5 miliardi a 4 miliardi, e l’India diventerà più popolata della Cina. L’Europa sarà dunque sempre più piccola e schiacciata dai continenti vicini”. Un pericolo che va affrontato, perché Salvini stesso, che poco prima in una breve conferenza stampa aveva definito “le prossime elezioni Europee l’ultima speranza per salvare l’Europa”, ammette di “tenere all’Europa. Ci tengo, ma oggi non è rappresentata dalla Ue. Ad esempio: la Cina ha appena annunciato un piano da 60 miliardi di investimenti in Africa, e l’Ue cosa fa? Ne stanzia al massimo 4. Ecco perché sto pensando di lavorare a un piano di investimenti solo italiano, trattando direttamente con aziende e Paesi”.

Sull’immigrazione, Salvini dopo le tensioni delle ultime settimane con il Vaticano arriva a citare il Papa: “Accogliamo solo chi siamo in grado di integrare”. “Un’immigrazione qualificata e controllata – ha detto il leader della Lega al Forum dei “poteri forti” – è un valore aggiunto. Ma in Italia, solo via mare, negli ultimi anni sono arrivate 713.000 persone. Tuttavia, il 2018 potrebbe essere ricordato come l’anno con meno morti nel Mediterraneo dopo cinque anni: per ora siamo sotto quota 1.500, meno della metà dell’anno scorso. E’ dunque evidente che meno ne partono, meno ne muoiono”. Anche l’immigrazione ha risvolti economici e Salvini approfitta per ricordarli, di fronte a una platea probabilmente più interessata a quegli aspetti: “Abbiamo ridotto gli sbarchi a 30.000. Questo significa un grande risparmio, perchè i migranti ci costano circa 5 miliardi l’anno e non è vero che le spese sono quasi tutte coperte da fondi europei, lo sono solo per il 10%. Il 90% lo pagano i cittadini italiani”. Il ministro dell’Interno annuncia una riduzione di un terzo delle spese: soldi che saranno a breve reinvestiti nell’assunzione di personale nelle forze dell’ordine. Senza dimenticare un riferimento alla situazione in Nordafrica e alle prossime mosse da fare: “Entro settembre andrò in Tunisia, un Paese democratico che pure è il primo Paese per migranti nel 2018. Quindi non ci sono guerre, fame, carestie… Sulla Libia invece siamo attenti, sia per tutelare la pace come valore universale, sia per difendere gli interessi delle imprese italiane che fatturano miliardi perché sono brave. Non accetteremo che qualcuno getti benzina sul fuoco”, ha detto Salvini riferendosi alle voci sul ruolo della Francia.

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In un precedente e breve intervento in sala stampa, il boss della Lega era intervenuto anche sui casi del giorno: inchiesta Diciotti e finanze del suo partito. Sull’indagine che lo vede indagato per sequestro di persone aggravato, ha parzialmente smorzato i toni: “Non c’è nessun golpe giudiziario. Ci sono delle inchieste, spero che facciamo bene e in fretta. Non sono al di sopra della legge e rispetto il lavoro di tutti, ma non mi tolgono il sonno: vado avanti a lavorare per fare quello che gli italiani mi chiedono di fare”, ha detto Salvini, annunciando a margine che in giornata nascerà a Milano suo nipote, motivo per il quale ha velocemente abbandonato il meeting di Cernobbio. “Conto di fare per almeno 5 anni il lavoro di ministro dell’Interno, senza essere considerato un assassino o un rapitore. Aspetto con totale rispetto, celerità e curiosità le sentenze che mi riguardano e siccome non sono sopra la legge sono disponibile ad andare a Palermo a piedi a spiegare come e perché sto combattendo l’immigrazione clandestina. Che io sia un sequestratore fa ridere molti – ha detto -, ma se i giudici dovessero stabilire che sono un sequestratore ne trarrò le conseguenze. Credo di essere un buon esecutore di quello che il popolo italiano mi chiede di fare”.

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Salvini ha anche risposto a distanza ai soci del Movimento 5 Stelle, dopo i malumori su alcuni affronti nei confronti dei magistrati, nella giornata di venerdì (Salvini aveva detto: “Io sono eletto, i magistrati no”): “Sapessero quante cose non vanno bene a me ogni giorno, eppure me le tengo per me…”. Sul sequestro dei fondi della Lega, il ministro ha liquidato la questione sostenendo che “risale a epoche di chi mi ha preceduto, chiedete a lui. Io di quattrini ne ho visti bene pochi e tutti di provenienza estremamente trasparente. Quello che non condivido – ha proseguito Salvini – è che anche dieci euro della pensionata, della maestra o dell’artigiano da pensionati siano considerati sporchi per eventuali presunti errori commessi da altri dieci anni fa. Però non ne faccio una questione economica, ma una questione d’orgoglio. Sono andato a letto tranquillo ieri sera, mi sono svegliato tranquillo, mia sorella è in sala parto, andrò a conoscere mio nipote nel pomeriggio: sono l’uomo più felice e fortunato del mondo”. Tornando ai fondi della Lega: “Cercano soldi che non ci sono. Possono sequestrarmi anche la giacca o la cravatta, col mio conto corrente vanno poco lontano…”. In ogni caso, ha concluso sul punto, “la Lega continuerà a battersi per gli italiani a prescindere da questa o quella sentenza”.

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