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Sace: utile netto -67% nel primo semestre

I premi lordi si sono attestati a 282,3 milioni, in crescita del 12% su anno – Il risultato della gestione tecnica è stato di 99,6 milioni di euro, in diminuzione del 42,6% principalmente per la variazione delle riserve tecniche (negativa per 230 milioni di euro)

Sace: utile netto -67% nel primo semestre

Sace archivia il primo semestre 2016 con un utile netto di 102,9 milioni di euro, in caduta del 67% su base annua. La società della Cdp attiva nell’export credit, inoltre, ha fatto registrare nuove operazioni deliberate per 20 miliardi di euro (+36% rispetto ai primi sei mesi del 2015), premi lordi a 282,3 milioni (+12%), oneri netti relativi ai sinistri a 74,5 milioni (dai 33,4 milioni del corrispondente periodo 2015) e proventi da recuperi a 150,2 milioni (in crescita rispetto ai 31,1 milioni di euro del primo semestre 2015, soprattutto grazie ai crediti sovrani recuperati dall’Iran).

Il risultato della gestione tecnica è stato di 99,6 milioni di euro, in diminuzione del 42,6% principalmente per la variazione delle riserve tecniche (negativa per 230 milioni di euro). Il risultato della gestione non tecnica, prevalentemente attribuibile al risultato della gestione finanziaria, è di 83 milioni di euro, in calo rispetto ai 294,5 milioni di euro del 30 giugno 2015.

“Nell’attuale scenario di incertezza e di generale aumento dei rischi – ha dichiarato Alessandro Decio, amministratore delegato e direttore generale di Sace -, abbiamo dimostrato di saper stare a fianco delle aziende in maniera sempre più efficace e di supportare lo sviluppo del Made in Italy nel mondo, aumentando significativamente i volumi garantiti per attività di export e internazionalizzazione. Dietro queste operazioni vi sono i prodotti dell’eccellenza italiana come macchinari, beni agroalimentari, tecnologie e servizi ad alto valore aggiunto venduti dalle imprese con il nostro supporto in 198 paesi. Nonostante il difficile contesto internazionale, la redditività e l’andamento tecnico si confermano molto positivi, seppur con un minor contributo della gestione finanziaria e un lieve aumento della sinistrosità”.

Quanto alle nuove operazioni del semestre, si legge in un comunicato, si osserva un’accelerazione di tutte le linee di business. Le attività a sostegno di export e internazionalizzazione, in particolare, sono cresciute del 70%, in termini di nuovi volumi assicurati. A fare da traino, le esportazioni verso Unione Europea, Americhe e Medio Oriente e Nord Africa. Crocieristico, Elettrico e Infrastrutture e Costruzioni sono stati i settori più dinamici del semestre.

Anche la performance delle altre linee di business conferma il trend di crescita: sono infatti in aumento del 22% i volumi assicurati nei rami credito, cauzioni e altri danni ai beni, e del 32% il turnover delle attività di factoring. Un supporto destinato ad aumentare ulteriormente nell’ambito del piano industriale 2016-2020 del Gruppo Cdp, che mette a disposizione delle imprese 63 miliardi di euro di risorse per attività di export e internazionalizzazione, attraverso la costituzione di un unico presidio per il supporto al Made in Italy che integrerà i servizi di Sace e Simest e le attività di export credit di Cdp.

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