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Poligrafico, dubbi dell’Antitrust su tre appalti senza gara

Sembra che l’istituto statale non abbia rispettato il principio dell’evidenza pubblica né quando era soggetto appaltante, né in qualità di aggiudicatario – Secondo l’Authority si è trattato di un’ “ingiustificata e arbitraria sottrazione di quote e di servizi, lavori e forniture alla libera concorrenza”.

Poligrafico, dubbi dell’Antitrust su tre appalti senza gara

L’Antitrust ha dei dubbi sul Poligrafico dello Stato. Il caso riguarda tre appalti pubblici affidati senza alcuna gara. La prima segnalazione risale al marzo 2009 e riguarda “la presunta elusione del principio dell’evidenza pubblica da parte della società Sogei Spa – si legge nell’ultimo bollettino dell’Authority -, che avrebbe incaricato il Poligrafico della fornitura di tessere sanitarie”.

Quello stesso mese sarebbe stato concluso un accordo in esclusiva – ancora una volta senza gara – fra la Presidenza del Consiglio e l’Istituto. In ballo stavolta c’era la fornitura di servizi telematici e multimediali. La terza denuncia è dello scorso 18 maggio e fa riferimento a un incarico affidato in modo irregolare da parte della Bimospa Spa, società controllata dal Poligrafico e specializzata in modulistica e cartotecnica.

Secondo il presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà, che si rivolge direttamente al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia, tutto questo rappresenta un’ “ingiustificata e arbitraria sottrazione di quote di servizi, lavori e forniture” alla libera concorrenza. Qualsiasi organo dello Stato è infatti “tenuto all’applicazione delle regole dell’evidenza pubblica previste dalla disciplina comunitaria e nazionale”.

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