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Matilde di Canossa, un brand millenario con Syusy Blady

In uscita in Emilia-Romagna “La signora Matilde – gossip dal Medioevo”, docu-film su Matilde di Canossa interpretato da Syusy Blady – I registi Marco Melluso e Diego Schiavo raccontano un personaggio storico come un brand moderno, inserendo nel film elementi di modernità.

Matilde di Canossa, un brand millenario con Syusy Blady

Un mondo conteso da due multinazionali, la Sacro Romano Impero e la Papato Spa; in mezzo Matilde di Canossa che, su questa rivalità, erge il mito di se stessa, un brand destinato a durare nei millenni. Così Marco Melluso e Diego Schiavo raccontano una delle donne più importanti di tutti i tempi nel docu-film “La signora Matilde – gossip dal Medioevo”, interpretato da Syusy Blady e Luciano Manzalini. La storia non è mai stata così divertente, recita il sottotitolo e non si si può negare che questo sia vero guardando le locandine con il giornale dell’epoca “Novello mille”. Il lavoro dei due autori bolognesi è in distribuzione nei cinema dell’Emilia-Romagna in questi giorni e i fatti, lungi dall’essere solo un pretesto umoristico, sono spiegati con precisione e sapienza storica, ma senza dare troppo nell’occhio. Un involucro pop, per un contenuto sofisticato. 

“La verità è che non avevamo voglia di raccontare la solita tiritera medioevale – spiegano i due registi – perché dopo mezzora ci saremmo addormentati. Il nostro obiettivo è spiegare chi era Matilde di Canossa, ma anche accendere la curiosità e la fantasia degli spettatori. Abbiamo voluto dare vita a un format nuovo, lontano dai canoni classici del documentario storico, cercando di coinvolgere e appassionare il grande pubblico, anche quello giovane, sempre più legato al web”. I passaggi dall’antico al contemporaneo sono continui ed è bellissima la sovrapposizione fra strumenti comunicativi medioevali e attuali. I tweet e le emoticon di Matilde non hanno nulla da invidiare a quelli sui telefoni cellulari. 

L’eroina viene presentata come il marchio più antico, ben più forte e infinitamente più longevo di Coca Cola, Disney o Apple. 

“Matilde di Canossa era social prima che i social esistessero, era un personal brand prima che esistesse anche solo l’idea del personal branding – dice la produttrice Giusi Santoro, di POPCult – tutto questo può sembrare bizzarro e anacronistico ma ai nostri occhi risulta estremamente affascinante. È questo il genere di storia che ci piace raccontare, è questo il modo in cui ci piace raccontare la Storia. Il documentario è un prodotto innanzitutto televisivo che, per ora, ha una distribuzione cinematografica e poi andrà ai festival. Abbiamo il dvd e pensiamo verrà venduto in libreria”. 

Stupende le scene fra le rocche matildiche, emozionante la musica, sapiente la ricostruzione dell’umiliazione di Enrico IV a Canossa, interessanti le interviste agli eredi del casato, ai letterati e ai musicisti, ai produttori di bontà emiliane che, giustamente o ingiustamente, vengono attribuite come primogenitura alla vice regina d’Italia, dall’aceto balsamico di Reggio Emilia alle castagne.

Perfetti gli interpreti: travolgente Syusy Blady nei suoi completini rosa; sempre poetico, nei gesti misurati, Luciano Manzalini.

Il progetto si avvale di un finanziamento regionale ed è sostenuto dalla Emilia-Romagna Film Commission. 

La produzione ha organizzato infine una caccia al tesoro nei territori di Matilde il 7 maggio. Si parte da Bianello, dove comincia il film e si arriva a Canossa, con o senza capo cosparso di cenere.

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