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Letta: Imu rinviata, un miliardo alla cassa integrazione

Il Premier: “Previsto lo sblocco dei contratti di solidarietà” – “Impegno per deducibilità dell’imposta sugli immobili che servono alle attività produttive” – Cancellato lo stipendio dei membri del governo che siedono già in Parlamento – Daniele Franco nuovo ragioniere generale dello Stato.

Letta: Imu rinviata, un miliardo alla cassa integrazione

Imu su prima casa e terreni agricoli rinviata a settembre, un altro miliardo per la cassa integrazione in deroga, addio al doppio stipendio per ministri, viceministri e sottosegretari che siedono già in Parlamento. Queste le misure principali contenute nel primo decreto legge del governo Letta, varato questa mattina dal Consiglio dei ministri. 

Il rinvio della tassa sulla prima casa “costituisce un perimetro che ci consentirà nei prossimi 100 giorni di riformare l’Imu – ha detto il Premier in conferenza stampa dopo il Cdm –. Il decreto contiene una previsione di forme di deducibilità dell’imposta sugli immobili che servono alle attività produttive. Un primo messaggio forte che vogliamo inviare la mondo delle imprese in vista del rilancio”. Se entro il 31 agosto non verrà adottata una riforma complessiva della tassazione sulla casa, si tornerà a pagare. 

Quanto al “secondo grande intervento – ha proseguito Letta – è il rifinanziamento della cassa integrazione per un altro miliardo di euro, che consente di avvicinarsi al fabbisogno che immaginiamo per quest’anno. Inoltre, abbiamo previsto lo sblocco dei contratti di solidarietà, uno strumento importante per le imprese e i lavoratori in difficoltà. La copertura ha a che fare con una parte dei fondi per la produttività, che quest’anno non avremmo potuto utilizzare. Sono fondi che vengono usati come copertura temporanea, con l’impegno a rimettere queste risorse quando faremo un’operazione complessiva sul rilancio. I Comuni sono stati messi in salvaguardia per la rata di giugno e in una logica che rispetta le aliquote messe dai vari comuni”.

Infine, “come annunciato alle Camere – ha detto ancora il Primo ministro –, abbiamo scelto di iniziare con una riduzione dei costi della politica che riguarda noi. Eliminiamo quindi lo stipendio di ministri, sottosegretari e viceministri che svolgano anche il ruolo di parlamentari. E’ un intervento strutturale: non sarà più possibile cumulare gli stipendi, dovrà bastare quello da parlamentare”.

Infine, Letta ha comunicato la nomina di Daniele Franco quale nuovo ragioniere generale dello Stato e di Marco Minniti alla carica di sottosegretario di Stato con deleghe ai servizi segreti. 

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