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Le Borse credono nei piani di sostegno dell’Europa e della Fed

I mercati si sono convinti che l’Europa stia finalmente organizzando il suo sostegno alle banche e all’economia e che la Fed prepari il nuovo Quantitative Easing – Ma dopo l’euforia di ieri, incertezza stamani a Piazza Affari – Materie prime, banche ed assicurazioni in netta ascesa – Euro più forte – Oggi asta cruciale di Bonos per la Spagna

Le Borse credono nei piani di sostegno dell’Europa e della Fed

LE BORSE CREDONO AGLI STIMOLI. ANCHE L’ASIA SALE

UNIPOL ACCETTA I CONCAMBI PROPOSTI DA FONSAI

Il Toro fa il tris. Dopo i forti rialzi in Europa e negli Usa, anche le Borse asiatiche si avviano a chiudere con il segno positivo. A Tokyo il rialzo supera il punto percentuale, Hong Kong segna + 1,35%.

I listini europei hanno registrato ieri forti rialzi. E la Borsa di Milano è stata la migliore con un rialzo del 3,5%.

La Borsa di Londra è salita del 2,3%, Parigi +2,4%, Francoforte +2%, Madrid +2,4%.

Non è stata da meno Wall Street. Nella giornata più euforica del 2012 il Dow Jones +2,4% ha guadagnato 287 punti; stessa percentuale per il Nasdaq +2,4%, lo Standard & Poor’s 500 guadagna il 2,3%.

Anche l’euro si è rafforzato salendo a 1,254 contro il dollaro, da 1,245 della chiusura precedente.

Sul mercato dei titoli di Stato il rendimento del Btp decennale è rimasto invariato al 5,63%, mentre la discesa delle quotazioni del Bund ha permesso una riduzione dello spread a 430 punti (-11 punti base).

La Germania ha collocato titoli di Stato a cinque anni, i cosiddetti Bobl, per 4 miliardi di euro circa a un tasso medio dello 0,41% contro lo 0,56% del precedente collocamento. Nonostante il rendimento offerto molto basso (al minimo storico per la scadenza a cinque anni, i titoli collocati oggi verranno rimborsati nell’aprile 2017) l’offerta ricevuta e’ stata consistente e pari a 6,2 miliardi con un bid to cover ration pari a 1,6.

Del tutto diversa la situazione della Spagna: oggi il Tesoro di Madrid affronterà il mercato con un’emissione di 2 miliardi di titoli a medio-lungo termine, un test decisivo per evitare il ricorso al sostegno di Fmi e del fondo salva Stati Ue.

Intanto, il Portogallo ha piazzato 1,5 miliardi di bond con rendimenti in calo e buona richiesta: 1 miliardo di bond 12 mesi al 3,834% da 3,908%, 500 milioni di 6 mesi al 2,653% da 2,935%. Richieste per 2,7 e 4,3 volte l’offerta. Da notare che sul 12 mesi ormai il rendimento dei bond portoghesi è allineato a quelli spagnoli.

Il petrolio è salito per il terzo giorno consecutivo con il Wti in crescita a 85,7 dollari al barile (+1,7%), Brent a 100,8 dollari (+2%).

A che si deve tanta euforia? I mercati si sono persuasi che: 1) in Europa qualcosa si sta finalmente muovendo. La Ue sta mettendo a punto, anticipa il Financial Times, un piano di salvataggio “non troppo invasivo” per la Spagna. Intanto Angela Merkel annuncia un suo progetto per una maggior integrazione politica; 2) Cresce, soprattutto, la prospettiva di un nuovo pacchetto di stimoli per l’economia Usa, mentre il presidente Obama continua il suo pressing verso l’Europa.

Mario Draghi, non ha dato spazio a grandi speranze di ripresa. “Le prospettive economiche all’interno della zona euro – ha detto – rimangono deboli con un’accentuata incertezza che pesa sulla fiducia e che aumenta i rischi al ribasso”. Ma il presidente della Bce, pur deludendo chi puntava ad un’immediata riduzione dei tassi, ha assicurato che l’istituto continuerà a fornire liquidità alle banche con diversi strumenti ed è pronto ad agire qualora la situazione (vedi Grecia o banche spagnole) lo richieda. Inoltre, Draghi ha lasciato la porta aperta alla riduzione del costo del denaro, già al minimo, alla prossima riunione del direttorio. Ovvero dopo il vertice Ue di fine mese: prima, insomma, devono muoversi i politici.

Intanto, in Usa il presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart dichiarava che “l’ipotesi di un ulteriore stimolo monetario all’economia va tenuta in debita considerazione” . Cresce il partito dei governatori pronti ad appoggiare un nuovo Quantitative easing al prossimo vertice del Fomc del 19-20 giungo, probabilmente l’ultima data utile prima che si entri nel semestre preelettorale.

Dal Beige book, l’indicatore più completo sullo stato di salute dell’unione, emerge che l’economia Usa è ancora in “moderata crescita”.

In Europa i titoli migliori sono stati quelli delle materie prime (Stoxx del settore +5,2%), le banche (+3,9%) e le assicurazioni (+3,7%).

Spicca, nel comparto delle polizze, il passo in avanti, forse decisivo della lunga trattativa tra Unipol +3,2% e Fonsai +2,3%. Il cda della compagnia bolognese ha accettato la proposta di Premafin, Fonsai e Milano Assicurazioni che prevede una partecipazione di Ugf nel nuovo aggregato pari al 61% del capitale. Lo si legge in una nota diramata da Unipol con cui la società assicurativa bolognese formalizza la proposta alle società dei Ligresti finalizzata al progetto di integrazione mediante fusione.

Ma le assicurazioni brindano in tutta Europa. Il gruppo francese Axa è salito del 6,9%. A Milano Generali ha guadagnato il 3,6%. Mediobanca, primo azionista di Generali, è salita del 6,2%.

Forti rialzi anche per le banche: Unicredit è salita del 4,4%, Intesa +5,3%, MontePaschi +4,5%, Banco Popolare +4,1%. La Banca Popolare dell’Emilia è salita del 9,7% dopo che Mediobanca ha avviato la copertura con raccomandazione positiva outperform.

Boom dei titoli del risparmio gestito: Azimut +7,7%,Mediolanum +5,5%, balzo di Banca Generali +10% dopo la diffusione di dati positivi sulla raccolta di maggio.

Rivincita, seppur meno scintillante dei finanziari, anche per il comparto industriale: Fiat ha guadagnato il 2,3%, Pirelli +3,8%, StM +2,2%, Fiat Industrial+4,7%. Guida la corsa Finmeccanica +7%.

Balzo anche di Lottomatica +7% dopo che il governo ha negato che siano in arrivo muove tasse sul settore giochi.

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