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Lavoro, Inps: in 7 mesi +805mila posti, ma assunzioni stabili -33,7%

In calo anche le trasformazioni a tempo indeterminato (-36,2%) – Per i contratti a tempo determinato, le assunzioni sono state 2.143.000, in linea con il 2015 (+0,9%) – Rallenta la corsa dei voucher (+36,2%)

Lavoro, Inps: in 7 mesi +805mila posti, ma assunzioni stabili -33,7%

Nei primi sette mesi del 2016 il saldo tra assunzioni e cessazioni di rapporti di lavoro in Italia è stato pari a +805.000, inferiore a quello del corrispondente periodo del 2015 (+ 938.000), ma superiore a quello registrato nei primi sette mesi del 2014 (+ 703.000). Lo comunica l’Inps nell’ultima edizione del suo Osservatorio sul precariato sul settore privato.

A luglio, la differenza tra assunzioni e cessazioni sui mesi è pari a +488.000, compresi i rapporti stagionali. Per i contratti a tempo indeterminato, il saldo annualizzato a luglio 2016 è stato pari a +541.000.

Le assunzioni nel periodo gennaio-luglio 2016 sono state 3.428.000, con una riduzione di 382.000 unità rispetto al corrispondente periodo del 2015 (-10,0%). Nel complesso delle assunzioni sono comprese anche le assunzioni stagionali, pari a 408.000.

Il rallentamento delle assunzioni ha riguardato soprattutto i contratti a tempo indeterminato (-379mila, -33,7% su anno) e va considerato in relazione al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015, secondo l’istituto, quando era previsto l’abbattimento integrale dei contributi a carico del datore di lavoro per tre anni. In calo anche le trasformazioni a tempo indeterminato (-36,2%). Per i contratti a tempo determinato, in sette mesi, le assunzioni sono state 2.143.000, in linea con il 2015 (+0,9%).

In relazione all’analogo periodo del 2015, le cessazioni nel complesso, comprensive anche delle cessazioni riferite a rapporti di lavoro stagionale, risultano diminuite dell’8,6%. La riduzione è più consistente fra i contratti a tempo indeterminato (-9,1%) che fra quelli a tempo determinato (-6,9%).

Nel periodo gennaio-luglio 2016, infine, sono stati venduti 84,3 milioni di voucher destinati al pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento, rispetto ai sette mesi del 2015, del 36,2%. Nei sette mesi del 2015, la crescita dell’utilizzo dei voucher rispetto al 2014 era stata pari al 73%.

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