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Governo Renzi spaccato dal caso Gentile

Il senatore di Ncd appena nominato sottosegretario alle Infrastrutture avrebbe fatto pressioni sui vertici del quotidiano “L’Ora di Calabria” per occultare la notizia relativa a un’indagine a carico di suo figlio – Mezzo Pd chiede la revoca della nomina, mentre gli alfaniani fanno muro – Da M5S in arrivo una mozione di sfiducia individuale.

Governo Renzi spaccato dal caso Gentile

Prima grana interna per il governo Renzi, con il Partito democratico diviso e il Nuovo centrodestra deciso a fare muro. Il caso riguarda Antonio Gentile, senatore di Ncd appena nominato sottosegretario alle Infrastrutture, che avrebbe fatto pressioni sui vertici del quotidiano “L’Ora di Calabria” per occultare la notizia relativa a un’indagine a carico di suo figlio. 

Gran parte del Pd chiede le dimissioni di Gentile, mentre il partito di Angelino Alfano si schiera compatto in sua difesa. Secondo Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia, “il presidente del Consiglio e il ministro dell’Interno” devono assumersi la responsabilità di revocare la nomina del sottosegretario, che “non può restare al suo posto”. Nelle prossime ore il Movimento 5 Stelle dovrebbe presentare una mozione di sfiducia individuale nei confronti di Gentile. Sul piede di guerra anche la Lega. 

Non si è fatta attendere l’autodifesa del diretto interessato: “Non ho mai chiesto a nessuno di bloccare notizie su presunte indagini che riguarderebbero mio figlio e di cui lo stesso non è a conoscenza – ha detto il senatore di Ncd –. La macchina del fango partita dalla mia Regione ha contaminato anche i grandi giornali. Credo alla loro buonafede e per questo ritengo doveroso fare chiarezza sulle ingiuste e infamanti accuse di cui sono vittima da 10 giorni. Sono trasparente e con me lo è la mia famiglia”. 

Maurizo Sacconi, presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra, sostiene che “il non-caso Gentile nasca dai soliti noti che per vent’anni hanno viziato la democrazia italiana con l’uso sistematico del pregiudizio e del sospetto nei confronti dell’avversario politico di turno”.

Per Gaetano Quagliariello, invece, “la polemica che si sta sviluppando denota superficialità e inconsapevolezza della corsa a precipizio che di questo passo si sta compiendo verso la barbarie e l’asservimento della politica a operazioni di altra natura”. Un altro compagno di partito di Gentile, Fabrizio Cicchitto, rincara la dose: “Non capiamo le ragioni degli attacchi al senatore Gentile, che è coinvolto in una vicenda chiaramente determinata da scontri politici e personali di carattere locale”.

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