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Go Internet: l’azienda sbarca in Borsa. Debutto all’Aim previsto per i primi di agosto

Go Internet, società che eroga servizi di connessione internet a banda larga, con sede a Gubbio, punta ad approdare in Borsa a inizio agosto – Il range di prezzo è stato fissato a 2,75-4 euro per azione – La società è la 14esima matricola dell’anno sul circuito Aim Italia di Piazza Affari – Al via oggi il road show.

Go Internet: l’azienda sbarca in Borsa. Debutto all’Aim previsto per i primi di agosto

Parte oggi il road show di presentazione di GO Internet, Internet Service Provider controllato per il 75% da Gold Holding – la holding di partecipazioni che fa capo alla famiglia di Franco Colaiacovo – e per il restante 25% indirettamente dal top management, guidato dall’amministratore delegato Alessandro Frizzoni. L’azienda è la 14esima matricola dell’Aim e per il momento sembra essere l’ultima dell’estate a sbarcare sul listino delle “piccole ” di Borsa. Ieri ha debuttato Mp7 e sono in programma questo mese altre tre candidate: Lucisano Film e TecnoInvestimenti.

La società con sede a Gubbio, punta a debuttare sull’AIM Italia di Borsa Italiana entro i primi giorni di agosto, con un range di prezzo compreso tra 2,75 euro e 4 euro per azione, per un lotto minimo di 500 azioni. Operatore tlc macro-regionale, Go offre connessione a banda larga con le tecnologie Wimax e Lte e ha licenze nelle Marche e nell’Emilia Romagna. In due anni, sotto la guida dei tre menager, Alessandro Ronchi, Alessandro Frizzoni, e Flavio Ubaldi, la società ha totalizzato circa 14mila clienti chiudendo il 2013 con ricavi pari a 2,521 milioni. Il fatturato atteso per il 2014 è di oltre 4 milioni e ha una marginalità attorno ai 2 milioni.

Vero motore della matricola è la tecnologia Lte. Proprio oggi infatti presenterà alla business community e agli investitori la nuova tecnologia di Huawei, leader mondiale dei processori per le tlc: un modem che permette di viaggiare alle velocità dell’Adsl della rete fissa, fino a 7 mbit al secondo. Go è l’unica a fornire connessione a un frequenza di 3.5 che sarà lo standard installato sui futuri smartphone.

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