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Eurozona: indice Pmi a 52,6, ai minimi da 20 mesi

Deluse le aspettative degli analisti, che avevano previsto un calo più contenuto a 52,8 – Migliora la manifattura, in flessione i servizi – Bene la Francia, il cui indice composito sale a 53,3 – Male la Germania, zavorrata dal calo dei servizi.

Eurozona: indice Pmi a 52,6, ai minimi da 20 mesi

Frena la crescita dell’attività economica nell’Eurozona, ai minimi da venti mesi. L’indice composito Pmi elaborato da Markit, infatti, ha registrato a settembre un calo dal 52,9 di agosto a 52,6, pur rimanendo al di sopra di quota 50 punti, che separa la contrazione dell’attività dalla sua espansione. Deluse le aspettative degli analisti, che avevano previsto una flessione più contenuta a 52,8.

L’indice ha fatto segnare un miglioramento inatteso per quanto riguarda la manifattura, che si è attestata a 52,6 contro il 51,7 di agosto, al di sopra del consensus a 51,5. In flessione, però, i servizi: da 52,8 a 52,1. Gli analisti avevano previsto un dato stabile con quello di agosto.

Guardando ai singoli Paesi, l’indice Pmi migliora in Francia. La lettura preliminare su settembre, infatti, registra un aumento dell’indice composito a quota 53,3 punti, contro i 51,9 di agosto e i 51,4 previsti dagli analisti. Forte aumento per la parte relativa ai servizi, da 52,3 a 54,1 punti.

La crescita tedesca, invece, si è attestata ai minimi da 16 mesi, per via della debolezza dei servizi. La stima flash del Pmi composito tedesco è infatti scesa a settembre a 52,7 da 53,3 di agosto, nonostante l’accelerazione del manifatturiero.

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