Non sono previste decisioni sulla Grecia oggi all’Eurogruppo. Addirittura è stato annunciato che la conferenza stampa finale dovrebbe tenersi non prima delle 19. Dopo la bocciatura – ieri – del piano di Atene da parte dell’Eurogruppo, oggi non si attendono dunque particolari sviluppi, se non una situazione che per la Grecia peggiora di giorno in giorno, nonostante l’avvio del salto di qualità del Quantitative easing della Bce.
Le sette riforme economiche preparate da Atene non bastano dunque a sbloccare una parte dell’ultima tranche di 7,2 miliardi del prestito perchè non ci sono nè valutazioni dell’impatto economico delle misure, sul modo in cui saranno rese operative, nè indicazioni di calendario. Il malumore nel fronte dei creditori è palpabile, la tensione è alta, il braccio di ferro continua. L’Eurogruppo invia un messaggio preciso ad Atene: basta perdere tempo, va avviato un vero negoziato sui dettagli delle misure.
Intanto è intervenuto anche il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem: “Rispetto all’ultima riunione dell’Eurogruppo, Atene ha fatto poco. Siamo pronti a sostenere la Grecia, a patto che ci siano progressi nell’attuazione del programma”. “La nostra politica – ha ribadito la cancelliera tedesca Angela Merkel dal Giappone – è che la Grecia resti nell’Eurozona. Per molti anni abbiamo lavorato per questo ma naturalmente ci sono due facce della stessa medaglia: una è la solidarietà e l’altra è la determinazione a spingere sulle riforme; se la via è questa c’è ancora molta strada da fare”.
